PARTE SECONDA:
IL PIANO GENERALE DEL TRAFFICO URBANO

7. SOSTA E PARCHEGGI

E’ stato più volte sottolineato, anche nel presente documento, come svariati fattori - quali l’aumento del numero di pendolari giornalieri in arrivo in città, l’incremento dell’indice di motorizzazione dei residenti e, non ultimo, il meccanismo della pulizia notturna delle strade con rimozione dei veicoli - concorrano a creare dei seri problemi in materia di sosta e, di conseguenza, quanta importanza rivestano la gestione ed il governo della sosta su suolo pubblico per il conseguimento degli obiettivi del Piano Urbano del Traffico (o della Mobilità).

Come già detto nel pgf. 3.3, tale gestione della sosta si esplica, oltre che con la realizzazione di nuovi parcheggi e nuove aree di stazionamento, attraverso l’adozione di regole e provvedimenti per il governo delle risorse disponibili. In tale ottica rientrano, da un lato, l’introduzione dei nuovi sistemi tecnologici ottimizzanti di cui si tratta nel cap. 10 e, dall’altro, l’istituzione di discipline integrate della sosta per zone.


7.1. Zone di Rilevanza Urbanistica

Il Nuovo Codice della Strada definisce zone di particolare rilevanza urbanistica le zone nelle quali sussistono esigenze e condizioni particolari di traffico, analoghe a quelle delle aree pedonali e delle zone a traffico limitato, in rapporto agli effetti sulla circolazione veicolare, sulla sicurezza, sulla salute dei cittadini, sull’ordine pubblico, sul patrimonio ambientale e culturale e sul territorio.

Le caratteristiche del Comune di Firenze sono tali per cui le suddette esigenze e condizioni particolari di traffico possono essere riscontrate praticamente sull’intero territorio del centro abitato, così come individuato e perimetrato dalla Del. G.M. n° 802 del 23/5/1997 adottata ai sensi e per gli effetti dell’art. 2 del NCdS.

Per questo motivo viene istituita dal PGTU la Zona di Rilevanza Urbanistica (ZRU) corrispondente all’intera area interna al perimetro del centro abitato di Firenze (cfr. fig. 5.1).

All’interno di tale ampia zona possono essere individuate e delimitate, se e dove necessario, sub-zone omogenee con specifica regolamentazione in materia di sosta. In particolare, il PGTU introduce le Zone di Rilevanza Urbanistica con Posti per Residenti (ZPR) e le Zone a Sosta Controllata (ZCS).

 

7.1.1. Zone di Rilevanza Urbanistica con Posti per Residenti

Le ZPR sono zone di particolare rilevanza urbanistica nelle quali, previa delimitazione del perimetro e mediante ordinanza del Sindaco, vengono identificati superfici e spazi di sosta riservati, a titolo gratuito, ai veicoli privati dei soli residenti nella zona, in una proporzione variabile fra il 30% ed il 50% del totale di posti-sosta disponibili.

Nell’ambito di tali zone vengono altresì individuate, se necessario, specifiche aree destinate al parcheggio a pagamento, con custodia o con installazione di dispositivi di controllo della durata della sosta, in corrispondenza di attrattori di traffico presso i quali sia opportuna la rotazione della sosta stessa, con frequenza regolata attraverso il sistema di tariffazione adottato.

Il presente PGTU individua 6 ZPR, riconoscibili nella planimetria di fig. 5.1.

In tali zone la scelta degli spazi da riservare alla sosta dei residenti è indirizzata verso le strade locali a prevalente carattere residenziale, evitando, per quanto possibile, le strade fortemente commerciali e quelle caratterizzate da elevato transito veicolare.

I residenti acquistano il titolo di diritto alla sosta riservata e gratuita con la semplice esposizione del libretto di circolazione (o sua fotocopia), dal quale l’autovettura risulti essere di proprietà di un residente nella zona. E’ ammessa anche la sosta di veicoli aziendali di proprietà o a disposizione di residenti. Per questioni di riservatezza e di sicurezza è consentita la cancellazione del nominativo nel caso di esposizione di fotocopia del libretto.

 

7.1.2. Zone a Sosta Controllata

Le ZCS sono zone di particolare rilevanza urbanistica nelle quali, previa delimitazione del perimetro e mediante ordinanza del Sindaco, viene istituita una specifica disciplina della sosta per tutti gli spazi esistenti.

Questi sono suddivisi nelle seguenti categorie:

1) aree di sosta destinate esclusivamente alla sosta gratuita dei residenti (ed equiparati), con validità dalle ore 0 alle ore 24;

2) aree di sosta promiscue, con validità nei giorni feriali dalle 8.00 alle 20.00, nelle quali la sosta è:

· gratuita per i veicoli di residenti ed equiparati;

· a pagamento, con tariffa ridotta, per i veicoli di pendolari autorizzati (lavoratori autonomi o dipendenti), per quelli delle attività economiche autorizzate e per i veicoli in riparazione presso officine, con autorizzazione;

· a pagamento, con tariffa intera, per tutte le altre categorie di veicoli e di utenti;

3) aree di sosta a rotazione veloce (stazionamento massimo 2 ore) per tutti gli utenti, con validità nei giorni feriali dalle 8.00 alle 20.00;

4) aree di sosta riservate ad altre particolari categorie di veicoli e di utenti: ciclomotori e motocicli, carico e scarico merci, portatori di handicap, ambulanze, polizia, ecc.

Il presente PGTU individua 7 ZCS, riconoscibili nella planimetria di fig. 5.1 e contraddistinte con i numeri da 1 a 7 in fig. 7.1.

La normativa relativa alla sosta, ai pagamenti ed al rilascio di autorizzazioni in tali zone è regolata dallo specifico disciplinare riportato nell’allegato Norme tecniche di attuazione.

 



 

7.2. Rapporto fra PGTU e Piano Urbano Parcheggi

Il Piano Urbano Parcheggi (P.U.P.) del Comune di Firenze, predisposto nel 1989, prevedeva la realizzazione di 26 parcheggi pubblici per un totale di 9.475 posti-auto. All’ultima verifica di aggiornamento del 1997 risultano attuati 6 interventi, per complessivi 3.080 posti (cfr. elenco nel pgf. 2.2.2); altri 8, per complessivi 2.352 posti, sono in programma per il 1998 (Ghiberti, Romito, Sansovino, Pisana, Careggi, Lotto "0", Peretola 2, Vespucci 2).

Esauritosi l’arco temporale di validità di tale Piano, occorre lanciare un nuovo P.U.P., introducendovi però un elemento basilare, assente in quello del 1989: il recupero della diffusa disponibilità di risorse esistenti in spazi privati (soprattutto di piccole dimensioni, come rimesse e garage, ma anche di dimensioni medio-grandi, come alcuni parcheggi aziendali). Questo deve rappresentare un obiettivo primario ed integrare la visione d’insieme del nuovo P.U.P.

Particolarmente scoperto appare il settore Est ed è quindi da prendere in positiva considerazione il reperimento, in tale zona, di parcheggi da adibire a funzioni di scambio e di sostegno logistico a Piani di settore (bus turistici, protezione civile).


Torna all'indice generale Cap. 8