ai Criteri Direttivi e Indirizzi Programmatici
ai Consigli di Quartiere
(approvati dal Consiglio Comunale con delibera
527 del 4/3/97)
La dimensione territoriale ed amministrativa dell'Ente Comune di Firenze è ormai inadeguata per difetto e per eccesso, rispetto ai problemi che deve quotidianamente affrontare e alle risposte in termini di servizi che deve saper offrire.
Inadeguatezza per difetto, perchè solo in una dimensione sovracomunale, di area metropolitana, si possono affrontare problemi quali la programmazione territoriale, lo smaltimento dei rifiuti e il trattamento delle acque, i piani urbani del traffico e le reti dei trasporti, ecc....
La legge 142/90 di riforma delle autonomie locali aveva colto questa necessità, senza riuscire a portare a compimento l'intero processo; il "Patto per il governo dell'area metropolitana" firmato dai Comuni dell'area e, soprattutto, il disegno di legge di revisione della L.142/90 riaprono un percorso che può e deve dare nuovo impulso a nuovi assetti di governo del territorio.
Inadeguatezza per eccesso, perchè il cittadino, che vede sempre di più nel Comune l'erogatore di servizi per eccellenza, non può non avvertire la dimensione elefantiaca della macchina comunale e la sua frequente incapacità di dare risposte rapide ed efficaci.
Se la riforma dei Quartieri del 1990, con la conseguente riduzione del loro numero da 14 a 5, ha assicurato una dimensione territoriale sostanzialmente corretta per le nuove competenze da far gestire ai Quartieri, è stato quasi inesistente il passaggio di queste funzioni che è avvenuto in modo parziale e per alcuni aspetti mantenendo una doppia competenza che si sta cercando di eliminare, come dimostra il recente passaggio delle occasioni didattiche al Settore Funzionale Decentramento.
Per dare un senso compiuto a tale riforma e nel rispetto del programma del Sindaco, è ormai indifferibile affrontare con decisione gli ulteriori passaggi:
1.assegnare ai Quartieri la gestione dei servizi sociali, servizio di base per eccellenza;
2.delegare nuove funzioni in materia di servizi educativi, completando il processo di delega avviato nel 1996, edilizia privata (rilascio concessioni e autorizzazioni edilizie) polizia amministrativa (rilascio autorizzazioni per occupazione suolo pubblico, pubblicità, manifestazioni etc....);
3.distribuzione omogenea sul territorio comunale di ulteriori sportelli amministrativi, anche in relazione al punto precedente;
4.creazione e/o razionalizzazione di sportelli informativi dove i cittadini oltre ad avere informazioni possono lasciare proprie segnalazioni. Ciò potrebbe essere sperimentato anche riguardo alla manutenzione delle strade, ai lavori pubblici, alla illuminazione. Strumenti importanti per questo compito, oltre alle forme di comunicazione tradizionali, sono gli U.R.P., la Rete Civica e la Posta Elettronica.
5.assegnazione di una autonomia contabile che, nell'ambito delle risorse stanziate con il Bilancio Comunale, snellisca le procedure ed eviti inutili passaggi presso gli organi centrali.
Alla base di questa ulteriore crescita sono il nuovo regolamento del Decentramento (che stabilisce i nuovi ambiti e competenze delle Circoscrizioni) e il nuovo assetto organizzativo del Comune (definito nel nuovo regolamento di organizzazione) che, dotando ogni Quartiere di una figura dirigenziale e di adeguate risorse economiche ed umane, può finalmente far fare un salto di qualità sia progettuale che operativo.
Infine va sottolineato positivamente, come ulteriore segnale di voler procedere nella direzione sopra indicata, come nella nuova struttura dell'Ente, siano stati collocati, nello stesso Settore Funzionale, l'area metropolitana ed il decentramento, a voler rimarcare anche "fisicamente", che il Comune di Firenze potrà riqualificare la propria azione di governo solo a partire da questi due ambiti territoriali.
L'Assessore al Decentramento
Laura Grazzini
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