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Bilancio del Comune di Firenze
Anno 1998


BILANCIO DI PREVISIONE DELL'ESERCIZIO 1998

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA
Parte I.

I PROGRAMMI DI SPESA E DI INVESTIMENTO

RIEPILOGO USCITE (in migliaia di lire)

 

consuntivo 1996

previsione assestata '97

% variaz 98/97

previsione 1998

% su previsioni 1998

Tit. 1

Correnti

834.742.828

883.891.867

2,21

903.394.464

38,96

Tit. 2

In conto capitale

163.492.134

858.282.342

32,87

1.140.437.293

49,18

Tit. 3

Per rimborso prestiti

88.544.923

113.165.000

0,93

114.221.089

4,93

Tit. 4

Partite di giro

128.726.341

182.351.000

-11,71

161.001.000

6,94

Totale

1.215.506.226

2.037.690.209

13,81

2.319.053.846

100,00

 

Le considerazioni sul forte aumento della spesa complessiva, per lo più derivante dal Titolo II° "Spese in conto capitale" sono del tutto analoghe a quanto esposto nella Tabella "Riepilogo Entrate", in merito allo sviluppo delle risorse previste complessivamente nell’esercizio a cui si rimanda. La realizzabilità delle spese in conto capitale, infatti, dipenderà in gran parte dall’effettivo accertamento delle entrate a destinazione vincolata che per il 1998 sono state previste in misura assai consistente.

D’altra parte, proprio a causa della stretta correlazione che sussiste tra la spesa in conto capitale e i relativi finanziamenti, la destinazione di tali risorse agli interventi programmati nel triennio è già stata oggetto di esame, unitamente all’illustrazione delle relative entrate.

La spesa corrente è invece illustrata nei prospetti che seguono, secondo le varie letture che la nuova classificazione del Bilancio consente:

- analisi della spesa negli 11 interventi, ovvero fra i fattori della produzione che compongono il complesso della spesa occorrente per la realizzazione dei programmi;

- riepilogo della spesa corrente nelle 12 funzioni in cui l’attività dell’Ente è articolata;

- analisi della spesa di ciascuna funzione fra le partizioni organizzative in cui le funzioni si articolano;

- lettura della spesa sia corrente che in conto capitale nei programmi che l’amministrazione si è data, raggruppati in 10 aree di intervento.

Per ciascuna delle analisi di cui sopra è presentato il raffronto della spesa prevista per il 1998 con quella effettivamente sostenuta nel 1996 e quella definitivamente prevista per il 1997.

SPESA CORRENTE PER INTERVENTI

L’andamento della spesa per "interventi" fornisce indicazioni sull’utilizzo dei diversi fattori produttivi che si acquisiscono per la realizzazione dei programmi di attività, e quindi sul grado di rigidità della spesa stessa e sulla manovrabilità nel tempo.

E’ evidente come un bilancio sia tanto più rigido rispetto alle esigenze di spesa che potrebbero sopravvenire, quanto più le previsioni siano connesse all’esistenza di contratti pluriennali, come è il caso delle spese per il personale e per le rate di ammortamento dei mutui. Viceversa, la sua manovrabilità dipende dalla possibilità di utilizzare le risorse nell’acquisizione di fattori che possono essere definiti di volta in volta, come è essenzialmente per i beni di consumo e per i servizi. Anche per quanto riguarda i trasferimenti di fondi al bilancio di altri soggetti, è elevato il grado di rigidità della spesa, essendo essi per lo più commisurati ad esigenze di centri di spesa esterni (es. Aziende speciali o Enti pubblici). Vi è pertanto la tendenza a sostituire i trasferimenti con i "Servizi", alla cui spesa corrispondono controprestazioni definite e quantificate dal soggetto erogatore stesso.

Dal prospetto che segue si può notare come nel bilancio del Comune di Firenze la spesa del personale diminuisca del 4,52%; in realtà tale spesa aumenta del 2,38% rispetto al ‘97, in misura quindi leggermente superiore rispetto all’andamento della spesa nel suo complesso (+2,21%), e l’apparente riduzione è l’effetto dell’introduzione dell’IRAP sulle spese di personale al posto del contributo del servizio sanitario nazionale, con il conseguente spostamento del relativo stanziamento (L. 22.877.500.000) all’intervento "Imposte e tasse". Sono poi in netta flessione sia gli interessi passivi (-8,97% pari ad oltre 6 miliardi), a causa dell’abbassamento dei tassi d’interesse, oltre che per le ottime condizioni dei contratti di mutuo stipulati rispetto a quelli in estinzione, sia i trasferimenti (-2,60% pari a circa 4,6 miliardi). Ciò dimostra un ottimo stato di salute del bilancio comunale. Infatti, a seguito di tali modificazioni, complessivamente la spesa per il personale e per gli interessi si tiene al di sotto del 50% di quella complessiva (44,76%) e se considerata unitamente ai trasferimenti, raggiunge il 63,93%. Ciò consente un margine di oltre 1/3 del bilancio per l’acquisto di beni di consumo e per le prestazioni di servizi, le quali nel 1998 aumentano del 12,65% rispetto al 1997.

Il fondo di riserva, sommato al fondo svalutazione crediti, per un importo complessivo di circa 6 miliardi, conferisce una sufficiente elasticità e certezza del mantenimento degli equilibri durante la gestione del bilancio, assicurando la copertura di altrettante spese imprevedibili o di entrate inesigibili.

Gli oneri straordinari della gestione corrente sono naturalmente diminuiti rispetto all’esercizio decorso (di circa £. 8 miliardi, pari al 39,61%), per effetto della non ripetitività dei medesimi e spesso anche della loro imprevedibilità. Essi per lo più si riferiscono a poste correttive delle entrate aventi carattere di eccezionalità (es. rimborsi all’esattore).

RIEPILOGO SPESA CORRENTE PER INTERVENTI (in migliaia)

 

consuntivo 1996

(*)

previsione assestata '97

% variaz 98/97

previsione 1998

% su previsioni 1998

Titolo I° Spese Correnti

1)

personale

307.653.133

331.604.000

-4,52

316.623.500

35,05

2)

acquisto beni di consumo e/o materie prime

22.803.361

29.430.185

4,99

30.898.864

3,42

3)

prestazioni di servizi

229.709.759

234.748.525

12,65

264.438.223

29,27

4)

utilizzo beni di terzi

12.621.716

12.111.016

-6,76

11.291.897

1,25

5)

trasferimenti

142.104.223

177.840.035

-2,60

173.215.528

19,17

6)

Interessi passivi e oneri finanziari

77.411.605

71.205.079

-8,97

64.820.483

7,18

7)

imposte e tasse

1.014.910

724.000

3194,54

23.852.500

2,64

8)

oneri staordinari gestione corrente

1.300.195

20.369.523

-39,61

12.300.472

1,36

9)

ammortam. di esercizio

40.123.923

10)

fondo svalutaz. crediti

4.989.651

-79,96

1.000.000

0,11

11)

fondo di riserva

869.853

469,41

4.952.997

0,55

Totale

834.742.827

883.891.867

2,21

903.394.464

100,00

(*) I dati del consuntivo 1996 non sono omogenei rispetto a quelli del bilancio 1997 e 1998, essendo intervenuta a partire dall’esercizio 1997 la riforma della classificazione del bilancio in conformità al D.Lgs. n. 77/95.

 

SPESA CORRENTE PER FUNZIONI

La classificazione della spesa per funzioni definite rigidamente dal DPR n. 194/96, offre una lettura del bilancio secondo le destinazioni nelle grandi funzioni che il Comune è chiamato ad assolvere, ed all’interno di queste nei servizi, ovvero partizioni organizzative, in cui le funzioni si articolano.

Questa allocazione della spesa risente delle difficoltà che ciascun Ente Locale riscontra nel dover classificare la propria attività in comparti stabiliti dall’esterno, soprattutto quando dalla destinazione per funzioni si passa a quella per servizi, in considerazione del massimo grado di autonomia di cui gode l’Ente Locale proprio nel definire il suo assetto organizzativo.

L’andamento della spesa per funzioni e servizi nel tempo risente pertanto di queste difficoltà, che possono comportare variazioni di spesa causate non tanto da un’effettiva diversità di destinazione, ma dall’adozione di criteri allocativi diversi da un anno all’altro, anche in conseguenza delle modifiche organizzative intervenute nei servizi.

Ancora di più, andamenti irregolari possono essere determinati dalla compresenza, all’interno della stessa destinazione funzionale della spesa, di voci economiche straordinarie accanto a quelle ricorrenti e derivanti dalla gestione ordinaria dell’attività.

Per tali motivi è necessario che l’andamento degli stanziamenti per funzioni e servizi sia analizzato nell’ottica di isolare le cause di variazione, dettate da aggiustamenti contabili o dalla presenza di componenti straordinarie della gestione.

Più difficile è il confronto con l’esercizio 1996, ove la diversa classificazione del bilancio (disciplinata dal DPR 421/79 abrogato) rende difficilmente paragonabili alcune funzioni, quali quella dell’Amministrazione Generale, ove oggi sono confluiti servizi prima appartenenti a varie altre partizioni del bilancio.

Dalla tabella che segue, relativa al "Riepilogo di spesa per funzioni", si evidenziano alcuni più significativi scostamenti in aumento fra il 1997 ed il 1998, sia in termini assoluti che relativi, che riguardano in primo luogo le funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo (+11,6 miliardi, corrispondenti al 5,85%), quindi le funzioni nel settore sociale (+7,2 miliardi corrispondenti al 5,15%), quelle nel campo della viabilità e trasporti (+2,5 miliardi pari al 3,39%) e quelle relative all’istruzione (+2,5 miliardi pari al 2,11%).

Fra gli scostamenti in diminuzione sono evidenti quelli nel settore cultura (-3,9 miliardi, pari a quasi il 10%) e nel campo dello sviluppo economico (-2 miliardi pari al 12,8%). Si vedrà dall’analisi che segue come in effetti nessuna di queste due funzioni e dei servizi in cui esse si articolano subisce decurtazione alcuna rispetto alla gestione dell’esercizio decorso, ma al contrario in ogni settore si riscontra un più o meno accentuato sviluppo.

La funzione 1 "Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo", aumenta complessivamente di 11,6 miliardi per effetto:

a)

di aver allocato in questa partizione del bilancio alcune funzioni prima distribuite nelle diverse funzioni e servizi (es.: spese di pulizia per oltre 1 miliardo, fondo per le variazioni dell’aliquota I.V.A. per oltre 600 milioni);

b)

di aver trasferito al Decentramento, inserendoli nel servizio "Organi Istituzionali", alcune attività prima svolte centralmente ed allocate nella funzione "Cultura" (attività educative per circa 2,5 miliardi), ed aver inserito nel servizio "Uffici Tecnici" di questa funzione i compiti di edilizia residenziale pubblica prima allocati nella funzione 9 "Territorio ed Ambiente" (circa 1 miliardo nell’intervento "Personale");

c)

di aver sviluppato alcune spese qui allocate per servizi di supporto a tutto l’Ente, come l’introduzione del ticket mensa ai dipendenti (+2,2 miliardi), le manutenzioni di edifici comunali a cura dei quartieri (+0,7 miliardi), il completamento degli organici dirigenziali del Decentramento;

d)

di aver sviluppato alcuni servizi di questa funzione, quali la gestione e manutenzione del patrimonio (+2 miliardi), i servizi anagrafici e di stato civile (+1,5 miliardi), l’attività per il recupero evasione e conseguenti atti di riscossione (+7,5 miliardi in gran parte compensati da minori oneri straordinari relativi a sgravi e quote inesigibili dei tributi).

La funzione 4 "Istruzione Pubblica" aumenta complessivamente di circa 2,5 miliardi, quale somma algebrica della riduzione di circa 5 miliardi per il venir meno delle funzioni sugli edifici delle scuole superiori ora attribuite alla Provincia, e dell’aumento negli altri servizi, di cui il principale è quello dell’assistenza scolastica ( +6,6 miliardi) sia nell’intervento "Personale" (+3,5 miliardi), che nell’"Acquisto dei servizi" (+2,7 miliardi), sia nelle funzioni accentrate che in quelle decentrate.

La flessione per quasi 4 miliardi nella funzione 5 relativa alla "Cultura" deriva dalla somma algebrica dell’aumento di oltre 1 miliardo nel Servizio Musei, sia nell’intervento "Servizi", che in quello "Trasferimenti" e della diminuzione di 5 miliardi nei Servizi Culturali.

Ciò per effetto:

-

del trasferimento delle attività educative al Decentramento per circa 2,5 miliardi, con corrispondente aumento del servizio "Organi Istituzionali";

-

della presenza nel 1997 di una spesa eccezionale di circa 2,5 miliardi, in relazione alla conclusione in quell’anno di una vertenza relativa ai lavori per il Centro Arte Contemporanea.

Nella funzione 8 "Viabilità e Trasporti" si riscontrano aumenti abbastanza omogenei in tutti e tre i servizi (Circolazione +0,6 miliardi pari al 3%, Illuminazione +0,6 miliardi pari al 4%, Trasporti +1,4 miliardi pari al 3,3%) con un incremento complessivo di 2,5 miliardi.

La funzione 9 "Territorio ed Ambiente" non subisce variazioni complessive di rilievo, ma solo al suo interno:

-

1,6 miliardi nell’Edilizia Residenziale Pubblica, le cui funzioni sono state trasferite altrove ed in gran parte, come già visto, nel servizio "Ufficio Tecnico"

+

0,5 miliardi nell’Urbanistica per effetto degli incarichi da affidare per la revisione del Piano Regolatore (+2,4 miliardi) solo in parte compensati dalla riduzione della spesa di personale per il Condono, alla cui organizzazione è fatto fronte con servizi esterni;

+

0,3 miliardi per il servizio Idrico, di eccedenza delle maggiori spese per beni e servizi sulle minori spese per interessi su mutui;

+

1,3 miliardi per il Verde e Tutela Ambientale sia nei servizi centrali che decentrati;

-

0,5 miliardi per i servizi di smaltimento, in conseguenza del venir meno degli oneri straordinari sostenuti nel 1997.

Il sensibile incremento della funzione 10 "Servizi Sociali" (+7,2 miliardi) si riscontra per 3,4 miliardi negli Asili Nido (per lo più tra i servizi), per 0,5 miliardi nella riabilitazione e per 3 miliardi nei servizi di assistenza, beneficenza e diversi alla persona, con particolare rilievo dei servizi di assistenza agli anziani alternativi al ricovero in strutture.

Infine, la flessione di 2 miliardi nella funzione 11 "Sviluppo Economico" è esclusivamente dovuta al minor onere per l’ammortamento dei mutui (-2,4 miliardi), mentre si riscontrano lievi incrementi negli altri interventi.

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Marzo 1998