1. La classifica della rete viaria secondo il Nuovo Codice della Strada e le Direttive Ministeriali per la redazione dei P.U.T.

In base alle Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei Piani Urbani del Traffico (art. 36 del D.L. 30 Aprile 1992 n° 285, Nuovo Codice della Strada) ogni elemento viario deve essere classificato tenendo conto sia delle caratteristiche geometriche (art. 2 del NCdS e norme del CNR relative alla geometria delle strade) sia della funzione preminente che esso svolge nell’ambito della rete viaria.

Le Direttive individuano 4 tipi fondamentali di strade urbane:

1. Ai fini dell'applicazione delle norme del presente codice si definisce "strada" l'area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali.
2. Le strade sono classificate, riguardo alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, nei seguenti tipi:
1. Autostrade;
2. Strade extraurbane principali;
3. Strade extraurbane secondarie;
4. Strade urbane di scorrimento;
5. Strade urbane di quartiere;
6. Strade locali.
3. Le strade di cui al comma 2 devono avere le seguenti caratteristiche minime:
• AUTOSTRADA: strada extraurbana o urbana a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile, ciascuna con almeno due corsie di marcia, eventuale banchina pavimentata a sinistra e corsia di emergenza o banchina pavimentata a destra, priva di intersezioni a raso e di accessi privati, dotata di recinzione e di sistemi di assistenza all'utente lungo l'intero tracciato, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore e contraddistinta da appositi segnali di inizio e fine. Deve essere attrezzata con apposite aree di servizio ed aree di parcheggio, entrambe con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione.
• STRADA URBANA DI SCORRIMENTO: strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate.
• STRADA URBANA DI QUARTIERE: strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata.
• STRADA LOCALE: strada urbana od extraurbana opportunamente sistemata ai fini di cui al comma 1 non facente parte degli altri tipi di strade.

2. La classificazione funzionale della rete viaria del Comune di Firenze

Per il Comune di Firenze si ritiene che le strade all’interno del centro abitato possano essere classificate nelle seguenti categorie:

Le stesse categorie possono essere estese alle strade situate al di fuori del centro abitato: in attesa del Piano del Traffico per la Viabilità Extraurbana di competenza della Provincia, previsto dal Codice della Strada, art. 36 comma 3, esse vengono perciò classificate ed assimilate, dal punto di vista funzionale e normativo, alle omologhe tipologie viarie definite per il centro abitato.

La classificazione dell’intera rete viaria fiorentina, secondo le tipologie sopra elencate, è graficamente illustrata nella tavola Classificazione funzionale delle strade del Comune di Firenze.

In attesa che vengano emanate le specifiche normative tecniche in materia, la classificazione funzionale della rete stradale è completata con l’introduzione dei nodi di traffico: con tale termine si definiscono quei sotto-sistemi viari complessi ed unitari, composti da raccordi e smistamenti di importanti correnti veicolari sia primarie che zonali, ai quali non è possibile apportare modifiche se non rivedendo il funzionamento dell’intero sistema (in altre parole, non è possibile modificare un solo componente del "nodo" senza intervenire anche su tutti gli altri).

I nodi di traffico individuati dal PGTU come prioritari sono:

Le strade interquartiere e di distribuzione primaria sono quelle che assicurano i collegamenti tra i diversi quartieri del Comune di Firenze e tra questi e i Comuni limitrofi e che, allo stesso tempo, svolgono un ruolo di distribuzione dei principali flussi di traffico in ingresso ed uscita per il tramite delle altre componenti della rete urbana di Firenze. Con riferimento al solo centro abitato, sono state individuate come appartenenti a questa categoria le strade o tratti di strada riportati nella seguente tabella.
 

Sono classificate strade interquartiere complementari le strade che rivestono caratteristiche di pura complementarietà, dal punto di vista circolatorio e delle geometrie funzionali, rispetto alle strade interquartiere o che concorrono alla formazione di itinerari interquartiere attraverso la loro aggregazione. Sono state individuate in questa categoria, sempre per quanto riguarda il centro abitato, le strade o tratti di strada riportati nella seguente tabella.
 

Le strade di quartiere e di distribuzione interna sono quelle che realizzano i principali collegamenti all’interno dei quartieri della città, consentendo una distribuzione dei flussi sulla rete di livello minore. In questa categoria, riguardante necessariamente il solo centro abitato, sono state individuate le strade o tratti di strada riportati nella seguente tabella.
 

Le strade interzonali e di distribuzione locale sono quelle che realizzano il collegamento tra zone limitrofe della città, consentendo una diffusione della mobilità a livello locale. Come appartenenti a questa categoria, nel centro abitato, sono state individuate le strade o tratti di strada riportati nella seguente tabella.
 

Tutte le altre strade o tratti di strada interni al centro abitato del Comune di Firenze sono classificati come locali. Per essi sono state individuate tre sub-categorie:

3. I principi della classificazione delle strade

La classificazione delle strade proposta per il Comune di Firenze è essenzialmente di tipo funzionale, legata ai seguenti elementi:

dove:

La capacità della strada, vale a dire il massimo flusso orario smaltibile dalla stessa, viene assunta pari al maggiore fra i due valori corrispondenti al flusso ammissibile, calcolato con il criterio sopra esposto, ed il flusso medio delle ore di punta.

Nella tab. 1 sono mostrati i valori assunti dai coefficienti di riduzione del flusso di saturazione nel caso di alcune tipologie esemplificative di strade ed i conseguenti valori del flusso ammissibile. Vi sono inoltre riportati i possibili range di scostamento dal valore di riferimento, da cui si ricavano i valori massimo e minimo accettabili.