PARTE TERZA:
LE FASI SUCCESSIVE
 

 
11. SVILUPPO, ATTUAZIONE, MONITORAGGIO ED AGGIORNAMENTO DEL PIANO

La fase di sviluppo degli elementi emersi durante la redazione del PGTU deve realizzarsi sotto due aspetti:

• conoscenze e strumentazioni: comprendono le varie attività di monitoraggio - misurazioni e rilievi sui flussi di traffico, sul livello di incidentalità, sulle condizioni ambientali (emissioni inquinanti ed acustiche), ecc. - e quelle relative alle procedure strumentali (modelli di assegnazione e simulazione del traffico), tutte finalizzate alla valutazione ed alla verifica dell’efficacia dei provvedimenti adottati;

• Piani Particolareggiati e Piani Attuativi (o Piani Esecutivi): mediante i quali dovranno essere attuate quelle parti del Piano che il PGTU, in quanto strumento di carattere generale, non ha potuto affrontare.



 
11.1. I Piani Particolareggiati individuati

Durante le fasi di analisi e studio del territorio del Comune di Firenze, sviluppate ai fini della redazione del PGTU, sono state individuate alcune aree che necessitano in modo prioritario di interventi, sia da un punto di vista di qualificazione urbanistica, sia per ciò che riguarda le problematiche connesse con la circolazione e la sosta. Come più volte espresso, il Piano Generale del Traffico Urbano fornisce le linee-guida per l’organizzazione e la pianificazione generale della domanda e dell’offerta di mobilità: gli interventi suddetti, pertanto, devono costituire oggetto di studio da parte di appositi Piani Particolareggiati.

I Piani Particolareggiati che il PGTU riconosce come prioritari, schematicamente individuati in fig. 11.1, riguardano le aree che saranno oggetto di riassetto generalizzato in conseguenza dei provvedimenti di tutela del trasporto pubblico e della ristrutturazione dell’intera rete ATAF. Essi sono di seguito descritti.

PP1 - CENTRO STORICO

Il Piano prevede il riordino della circolazione nel Centro Storico, inteso come area interna ai Viali di circonvallazione ed al Viale dei Colli. Come riportato più dettagliatamente nello specifico Piano (vedi volume Piani Particolareggiati, Piani Attuativi, Progetti Esecutivi), viene confermata l'esistente Zona a Traffico Limitato, con alcune modifiche alla normativa che la regola, e vengono stabiliti nuovi criteri sulla disciplina delle aree pedonali e della sosta, in particolare per quanto riguarda motocicli e ciclomotori.

PP2 - PERETOLA-PORTA AL PRATO

Questo Piano Particolareggiato è già stato realizzato, come anticipazione del P.U.T. (vedi volume citato). Esso si compone principalmente della protezione del trasporto pubblico sulla direttrice Peretola-Porta al Prato e della istituzione della Zona a Sosta Controllata (ZCS 1) sulle strade limitrofe nel quartiere di S.Jacopino.

PP3 - CAREGGI-DALMAZIA

Anche su questa direttrice sono previsti la tutela ed il riordino delle linee di trasporto pubblico che collegano Firenze a Sesto Fiorentino, nonchè il riassetto della circolazione in tutta la rete stradale intorno al polo ospedaliero di Careggi.

PP4 - DALMAZIA-FORTEZZA

E' il Piano complementare al precedente, che si sviluppa contestualmente alla protezione delle linee del trasporto pubblico, dai Viali di circonvallazione fino a Careggi, lungo la Via dello Statuto.

PP5 - FORTEZZA-CURE

Questo Piano Particolareggiato deve tenere particolare conto delle ampie modifiche alla circolazione previste sui Viali di circonvallazione in seguito alla realizzazione della busvia dei Viali, nonchè dei progetti esistenti per modificare la viabilità, con nuove importanti opere strutturali, sul Viale Strozzi, sia dal lato del sottopassaggio di Viale Rosselli che dal lato del sottopassaggio di Viale Belfiore. Nella zona è prevista anche la realizzazione delle ZCS n° 2 e n° 3.

PP6 - CURE-PINO-S.GERVASIO

E' previsto un nuovo studio dello schema di circolazione esistente per il riordino di tutto il traffico della zona tra lo Stadio e Piazza delle Cure, con particolare attenzione alle difficili situazioni esistenti in corrispondenza degli attraversamenti ferroviari, cioè al Cavalcavia delle Cure ed in prossimità del Ponte del Pino.

PP7 - ALBERTI-DE SANCTIS-BECCARIA

Il Piano Particolareggiato è, anche in questo caso, contestuale alla previsione di attivare la protezione delle linee di trasporto pubblico sulla direttrice di Via Aretina, con la novità costituita dall'utilizzazione, sulla rete ATAF del settore Est della città, degli autobus da 18 metri. Si associano a questo la realizzazione delle ZCS n° 5 e n° 6, la pedonalizzazione di Via Gioberti e la maggior utilizzazione da parte del traffico privato della direttrice Piazza Alberti - Via De Sanctis - Ponte da Verrazzano.

PP8 - GAVINANA-BANDINO

Come per gli altri Piani Particolareggiati, anche sulle linee del trasporto pubblico transitanti in questa zona sono previsti interventi di tutela. In particolare, col riordino dello schema della rete ATAF, anche sulla direttrice Gavinana – Sorgane - Bagno a Ripoli è previsto l'utilizzo degli autobus a 18 metri.

PP9 - PONTE DELLA VITTORIA-PIGNONE

L'importanza di questo nodo, strategico per il traffico dell'intera città, è tale da imporre un attento studio degli attuali schemi di circolazione, nell'ottica di migliorare una situazione che si presenta alquanto difficile.

PP AREA TRAMVIA

Su tutto l'itinerario oggetto della realizzazione della prima linea della nuova rete tramviaria, dal nuovo ponte sul fiume Arno al confine comunale con Scandicci, occorrerà procedere, contestualmente allo sviluppo del relativo progetto esecutivo, ad un Piano Particolareggiato che studi il conseguente riassetto generale della zona interessata ai lavori.

 



 

11.2. I Piani Attuativi ed il Manuale delle soluzioni conformi

I Piani Particolareggiati elencati nel paragrafo precedente sono piani tematizzati; ciò non implica, comunque, che non possano essere messi a punto dei Piani Attuativi, di proporzioni limitate, a condizione di non entrare in contrasto con le finalità del Piano Particolareggiato dell’area in questione e con le linee generali del PGTU.

Sono già stati individuati alcuni Piani Attuativi prioritari, corrispondenti a località ove è necessario intervenire urgentemente, anche per la presenza di un'elevata incidentalità. Essi sono:

NOVOLI-FORLANINI

E’ questo uno dei più urgenti interventi necessari per migliorare un difficile nodo di traffico, specie per eliminare l'alta incidentalità presente. Occorre rivedere gli schemi di circolazione, orientandosi su una soluzione a rotatoria più funzionale di quella esistente.

PORTA ROMANA

Per le stesse motivazioni del caso precedente, si prevede un’analoga soluzione progettuale.

PIAZZA DI BADIA A RIPOLI

Anche qui vale lo stesso discorso, al fine di eliminare un punto di conflitto assai pericoloso e di ridurre la circolazione su strade della zona che non hanno le caratteristiche strutturali per sostenere gli elevati volumi di traffico che attualmente le percorrono.

PONTE A GREVE

Lo studio della viabilità deve, in questo caso, affrontare il problema della connessione tra la tangenziale dell'Indiano, la Via Baccio da Montelupo e le Vie Pisana, di Ugnano e della Casella (assolutamente inidonee, queste ultime, a sopportare i traffici di tipo extraurbano presenti), in attesa del completamento delle nuove grandi opere infrastrutturali previste nella zona dal PRG.

P.LE VITTORIO VENETO

Il riordino di questo nodo si impone, sia per i problemi illustrati nel PP9 Ponte della Vittoria-Pignone, sia per le modifiche che dovranno essere apportate con l'imminente realizzazione della tramvia e del parcheggio sotterraneo.

Per facilitare l’attuazione degli interventi e per garantire l’adeguamento delle qualità ambientali in conformità con il Regolamento Viario, l’Ufficio Speciale per il P.U.T. del Comune di Firenze emanerà dettagliate istruzioni circa le soluzioni-tipo da adottare nelle diverse situazioni e nei diversi contesti urbani.

L’insieme di queste indicazioni costituirà il Manuale delle soluzioni conformi, che dovrà essere redatto entro 4 mesi dalla definitiva adozione del PGTU e diventare un costante punto di riferimento per tutti gli interventi adottati dall’Amministrazione Comunale sotto i profili funzionale, estetico-urbanistico e trasportistico.



 

11.3. La fase di monitoraggio ed aggiornamento

L’Ufficio Speciale per il P.U.T. ha raccolto, e sta raccogliendo, numerosi elementi utili sia per la messa a punto dei Piani Particolareggiati e dei Piani Attuativi che per l’aggiornamento del Piano al momento in cui se ne esaurirà la validità temporale.

Sono state acquisite numerose informazioni relative all’incidentalità stradale (cfr. pgf. 6.6) ed alle condizioni ambientali (cfr. pgf. 6.5); sono stati effettuati rilievi dei flussi veicolari in transito su gran parte dei principali archi viari (cfr. pgf. 2.1.2) e indagini locali sulla domanda di sosta (cfr. pgf. 2.1.3); sono state predisposte due indagini campionarie sul traffico di scambio con i Comuni limitrofi e sulla mobilità dei residenti (cfr. pgf. 2.1.5), i cui risultati completi saranno disponibili entro breve tempo.

Questo patrimonio conoscitivo dovrà essere costantemente arricchito ed ampliato, in modo da poter disporre di dati aggiornati sui quali basare la formulazione di proposte e progetti da un lato, e dai quali ricavare le indicazioni necessarie per una verifica dell’efficacia dei risultati ottenuti dall’altro.

 

11.3.1. I flussi di traffico

Come già detto, il Comune di Firenze dispone di una rete di rilevatori di flusso a spire magnetiche collegati al sistema centralizzato di controllo semaforico del traffico, rinnovati ed ampliati di numero (da 22 a 34) nel corso del 1997. Attive 24 ore su 24, le nuove stazioni di misura sono in grado di rilevare con un discreto livello di attendibilità, e di restituire con la scansione temporale desiderata, quantità veicolari in transito, velocità media dei passaggi e tasso di occupazione delle spire.

Tale insieme di stazioni è quindi un valido strumento per un monitoraggio continuato sull’entità e le caratteristiche di deflusso delle correnti di traffico in transito su buona parte della rete primaria fiorentina, con particolare riguardo alla fascia dei Viali di circonvallazione.

Alle misurazioni eseguite mediante il sistema automatico suddetto si accompagneranno, di volta in volta secondo le esigenze, misurazioni locali su tratte viarie o nodi di traffico di particolare rilevanza non coperti dalle stazioni a spire magnetiche. Tali rilevamenti mirati saranno effettuati dall’Ufficio Speciale per il P.U.T. avvalendosi della specifica strumentazione tecnica a sua disposizione (contatraffico ad immagine magnetica, stazione mobile equipaggiata con sistema CCATS) ed eventualmente, nei casi in cui fosse richiesto un elevato livello di precisione riguardo alla composizione dei flussi per categoria veicolare o alle singole manovre di un nodo complesso, mediante conteggio manuale.

Quest’ultima modalità potrà, ad esempio, essere applicata nell’ambito di periodici rilevamenti di traffico da eseguirsi sulle sezioni viarie di entrata ed uscita dal territorio comunale allo scopo di verificare ed aggiornare gli analoghi dati ricavati dall’indagine "al cordone" appena conclusasi.

 

11.3.2. L’incidentalità

Come più volte ricordato, la ricerca di una maggiore sicurezza stradale in ambito urbano è uno degli obiettivi primari del PUT; tale finalità non può essere perseguita dal PGTU in altro modo se non limitando il più possibile il numero dei sinistri stradali, ovvero riducendo, tra i vari fattori causa di incidentalità, quelli di propria competenza, vale a dire quelli relativi alle condizioni della viabilità cittadina.

In questo senso lo studio eseguito per la ricostruzione della mappa dell’incidentalità, illustrato nel pgf. 6.6, non vuole essere una ricerca "una tantum" quanto un punto di partenza, con una propria metodologia operativa, finalizzato ad un costante monitoraggio di una realtà purtroppo costosa, sia in termini sociali che in termini economici, come quella dei sinistri stradali.

Passando dal piano deontologico a quello della concreta fattibilità, l'Ufficio Speciale per il P.U.T. intende dotarsi di un accesso informatico con il Corpo della Polizia Municipale, mediante il quale tenersi aggiornato sull'evoluzione della situazione dell'incidentalità, in modo da intervenire prioritariamente laddove si manifesti la persistenza o addirittura l'incremento di sinistri stradali, attribuibili vuoi alla conflittualità delle direttrici di traffico, vuoi alla condizione intrinseca del tratto stradale interessato.

A tale proposito sono stati avviati contatti con il Comando della Polizia Municipale, per l'adozione di un programma informatico relativo alla gestione dei dati sui sinistri stradali, al quale potersi collegare autonomamente (osservando i limiti imposti dalla normativa di procedura penale) in modo da disporre di tutte le informazioni necessarie per valutare le soluzioni ottimali per ogni singola intersezione o tratto stradale e stilare una scala di priorità d'intervento.

 

11.3.3. Le condizioni ambientali

Un altro degli obiettivi fondamentali del PGTU, indicato dalle Direttive Ministeriali per la redazione dei P.U.T. (punto 2.3), è rappresentato dalla riduzione dell’inquinamento ambientale, atmosferico ed acustico.

Per il monitoraggio delle condizioni ambientali, Firenze dispone di una rete di otto stazioni di rilevamento dei principali inquinanti atmosferici, gestita dalla Provincia, i cui dati sono raccolti ed elaborati dall’Unità Operativa di Chimica dell’A.R.P.A.T.; la stessa A.R.P.A.T. ha messo a punto, sulla base delle analisi condotte, un valido sistema di previsione degli eventi acuti impiegato per l’attuazione dei provvedimenti di limitazione del traffico. Le caratteristiche di entrambi i sistemi – monitoraggio e previsione – sono ampiamente illustrate nel pgf. 6.5.


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