“Leggere per non dimenticare”: torna a Firenze la rassegna
curata e condotta da Anna Benedetti.
Pagine d’autore per illuminare la strada della vita
FIRENZE. “Leggere per non dimenticare” la rassegna di incontri con autori italiani contemporanei e di riflessioni sui loro libri, curata e condotta da Anna Benedetti, torna puntuale con un calendario fittissimo. La rassegna compie dieci anni, gli incontri si svolgono il mercoledì alle 17.30 nella Biblioteca Comunale di via Sant’Egidio, con frequenti estensioni ad altri giorni della settimana.
Gli appuntamenti in programma sono 43, tra ilo 13 ottobre e il 18 maggio, talvolta integrati da proiezioni di video, recitazioni di brani, parti musicali e mostre documentarie. La scorsa stagione il pubblico superò le 18mila presenze per una media di 400 persone a volta. Non c’è sa stupirsi de Simone Siliani, assessore alla Cultura del Comune, che promuove l’iniziativa, consideri la rassegna “la luce dee nostri occhi, tra le diverse iniziative tendenti a diffondere e promuovere la lettura”.
“Leggere per” non è una piccola accademia letteraria: il tema conduttore di quest‘anno è lo spaesamento, in altri anni era stato la solitudine, la distanza. Benedetti motiva la sua scelta di tematiche così esistenziali ma anche di forte attualità, con il desiderio di avvicinarsi alla lettura come strumento per capire meglio il presente, i problemi del vivere quotidiano. Dice: “In un periodo di confusione e di incertezze, se non caotico, cercheremo nelle parole e nei modi come vengono scelte e usate, un mezzo di esplorazione e di ricerca”. E cita massimo Cacciari, che invita a “usare bene le parole, facendo il massimo igiene possibile nel nostro linguaggio. Si inizia, il 13 ottobre, con “Il libraio di Selinunte” di Roberto Vecchioni, apologo di un cantante, su un paese che perde le sue parole. Su “Il bisogno di patria” degli italiani troveremo Walter Barberis. Sul libro “La democrazia”, cos’è stata e cosa è nella sua storia ideologica, discuteremo con l’autore Luciano canfora, Stefano Bartezzaghi ci sarà con il suo “Incontri con la Sfinge” enigmi ed enigmistica; Edoardo Sanguineti si confesserà da lessicomane con le parole del Supplemento al Dizionario della lingua italiana di Battaglia, presente il presidente della Crusca, prof. Francesco Sabatini. Serate più impegnative o serate più lievi, tutte hanno forza attrattiva su un pubblico vario e curioso, comunque fedele. Citiamo “Senza Patricio” nuovo libro di Walter Veltroni, “Nero è l’albero dei ricordi, azzurra l’alba” di Rosetta Loy, “il leone e la lupa” è il romanzo storico toscano di Cristina Acidini. Torna Erri De Luca con due titoli: “Vita di Noè” dalle sue ricerche bibliche e “L’ultimo viaggio di Sindbad” sui clandestini in Europa. La Giornata della memoria, al 31 gennaio, presenta “Carnefici e vittime” di Marcella Ravenna, “Dal profondo dell’inferno” canti dal lager di Leoncarlo Settimelli, “L’inferno sulla terra” di Sima Vaisman. Seguirà un concerto, al quale parteciperà anche Enrico Fink. Andrea Tagliapietra riporta il tema della sincerità crudele e della menzogna con due suoi libri, dello spaeamento nella scienza di oggi ci sarà il genetista Edorado Boncinelli, per quello nella vita affettiva e familiare c’è “L’intruso” di Carla Cerati. Lo storico Paul Ginsborg presenta il suo “Politica nella vita quotidiana”. E siamo appena a metà stagione: c’è ancora da dibattere sul clima cangiante e imprevedibile, sulla “Immaturità malattia del nostro tempo” di Francesco Cataluccio, o “contro la comunicazione” saggio di Mario Perniola.