IL GIORNALE

 

 

Sabato 25 settembre 2004

 

Pagine, voci e incontri. Lo spaesamento secondo “Leggere per …”

 

Di Claudia Renzi

 

Due anni fa era l’incertezza, lo scorso anno la distanza, oggi è lo spaesamento. A ben vedere, gli anni in tutto sono dieci, due lustri di “Leggere per non dimenticare” in compagnia di Anna Benedetti, madrina della rassegna su libri  e autori, mondo reale e mondi cartacei, note asterischi di ogni tipo raccolti in un’unica matassa tematica dettata dalle urgenze del momento (che non sono mai quelle delle case editrici, specifica Siliani, assessore comunale alla cultura, come se ci fossero dubbi in proposito). Quest’anno, per il genetliaco, si sono sommati i due precedenti: incertezza più distanza uguale spaesamento. Il fatto che il tema sia caldo, lo testimoniano alcuni recenti interventi su quotidiani nazionali di Galimberti, che ci parla di Unheimlich (in tedesco qualcosa di insolito e non familiare) proprio nel senso inteso da Benedetti, giura lei, non certo in quello freudiano di perturbante, capiamo allora noi, e di Cacciari, che invece ci parla di disorientamento, quindi di perdita della bussola (vedi, ancora una volta, spaesamento). Dal punto di vista teorico, converge tutto. In pratica, pure. Perché anche nella nuova edizione ci sono nomi che ritualmente convergono a “Leggere per non dimenticare” (per dirne qualcuno erri De Luca e Edorado Boncinelli) e altri che ci saremmo sorpresi di non  vedere (Sergio Staino e Maria Cassi, la seconda assessore provinciale alla cultura invitata a leggere pagine dal diario del clown Dimitri che tempo addietro figurava in una rassegna teatrale da lei organizzata). Tiriamo le somme, il buon vecchio pessimismo cosmico di leopardiana memoria fa sempre gioco. Anche perché il mondo, guarda un po’, è sempre lo stesso: ci sono guerre, terrorismo, cataclismi naturali che ieri furono Pompei come oggi sono Haiti e i Caraibi. Siliani ha di sicuro ragione, non sono le case editrici a spingere. Ma ha torto se pensa che la rassegna fiorentina non possa fare a meno di identificarsi con ciò che le case editrici preferiscono vendere: l’idea che tra cinque anni finisce il mondo, per dirla con David Bowie, o che siamo sempre a un grado zero della storia (prima e dopo di noi, buio totale). Fortunatamente, il tema di “leggere per …” è, come di consueto, solo un pretesto di cui parlare: e ogni anno ci caschiamo puntualmente. Il programma è più variegato di quanto possa apparire a sentire loro. E va oltre un Walter Veltroni in versione intimista con l’ultimo libro. Dal 13 ottobre al 18 maggio saranno ospiti Franco Rella, Giulio Giorello (che in un comunicato di “Leggere per” diventa Girello), Edoardo Sanguineti (che nel medesimo diventa Leonardo), Mario Perniola con il suo pamphlet contro la comunicazione, dunque occasione per invitare i direttori delle testate locali e fare baruffa, Paul Ginsborg, Alberto Asor Rosa, Rosetta Loy che presenta in anteprima il suo nuovo lavoro, Alessandro Parronchi, il cantautore Roberto Vecchioni e molti altri. Desta curiosità Francesco Cataluccio con la sua storia dell’immaturità da Peter Pan a Lolita, meno verde il Gianfranco Bettin che parla di clima fuori dai gangheri. La sede è la Biblioteca Centrale Comunale (via sant'Egidio, 21, ore 17.30) in attesa del completamento dei restauri nel dicembre 2005 che consentiranno di realizzare eventi analoghi tutti i giorni. Il Comune coglie l’occasione per lanciare un appello: firmare contro una normativa europea che intende cancellare il prestito gratuito dei libri.