Presentato il
programma della rassegna letteraria fiorentina
Vecchioni, Staino & C.
FIRENZE. Il mondo,
in bilico tra sfiducia, smarrimento, indifferenza e disinformazione, ha perso
la bussola. Con uno spaesamento esistenziale, culturale, politico, spaziale,
climatico.
La decima stagione
della celebre rassegna letteraria “Leggere per non dimenticare” intende
esplorare proprio questo “spaesamento”, travolgente e inquietante fenomeno
epocale, riempiendo una parte di quel “vuoto” al quale rimane ancorata una
buona fetta di mondo.
Protagonista della
stagione 2004-2005 (13 ottobre – 18 magio, mercoledì e venerdì, 17.30,
Biblioteca Comunale centrale, via Sant’Egidio, 21) una vasta flotta di
scrittori, intellettali, politologi, cantautori, politici, filosofi,
scienziati, economisti ed ecologisti.
“Vogliamo creare
momenti lontani dalle nicchie specialistiche – ha commentato la curatrice
dell’evento Anna Benedetti – che si discostino dalle formule accademiche ma in
grado di allargare la conoscenza”. Siliani, Assessore alla Cultura, ha
aggiunto: “A Firenze, c’è molta domanda
di lettura, noi rispondiamo con una manifestazione che è la luce
dei nostri occhi”.
Ad inaugurare il
ciclo sarà Roberto Vecchioni (13 ottobre) con la presentazione del suo Il libraio di Selinunte, una struggente
parabola sulla scomparsa delle parole. Sergio Staino ci regalerà una chiave
d’interpretazione dei tempi che stiamo vivendo in un’opera dove la fusione di
diverse forme di disegno e di testa crea un nuovo approccio al fumetto (La guerra di Peter, 18 ottobre). Luciano
Canfora rifletterà sulla precarietà delle libertà fondamentali (La democrazia, storia di un’ideologia,
29 ottobre). Walter Veltroni presenterà il suo Senza Patricio (12 novembre), cinque storie intense e struggenti
sull’amore tra padri e figli, sulle angosce e i sogni del nostro tempo. Clara
Sereni (Le merendanze, 24 gennaio)
racconterà la disgregazione dell’universo familiare.
Ma ci saranno anche
gli appuntamenti tematici: il 31 gennaio, nella giornata della memoria, saranno
ricordati gli orrori della Shoah; gli incontri del 2, 9 e 11 marzo esamineranno
le relazioni tra magia e scienza; il 6 aprile si parlerà dell’Argentina dei
sogni perduti; il clima e il suo inquietante mutamento saranno oggetto degli
incontri dell’11 maggio. Un programma vasto,
troppo vasto per essere raccontato, ma da assaporare dolcemente negli
innumerevoli appuntamenti. In una società nella quale l’inquietudine, le
guerre, le disuguaglianze e lo smarrimento sono sempre più all’ordine del
giorno è necessario far luce sui tanti interrogativi e sviluppare nuove
riflessioni. E’ opportuno innescare la marcia della saggezza, camminando al
ritmo dell’informazione e della cultura. Leggendo … per non dimenticare.