Leggere per non dimenticare - Anna Benedetti

 

mercoledì 30 ottobre 2002 - ore 17.30

Biblioteca Comunale Centrale
Via S. Egidio 21 - Firenze

Cristina Comencini
Matrioška
. (Feltrinelli 2002)

Lisa Ginzburg
Desiderava la bufera.
(Feltrinelli 2002)

Introduce: Rita Guerricchio

Cristina Comencini - Matrioška.
Molte volte c'è bisogno di ascoltare la storia di un altro per capire la propria e ripensarla. Un racconto di destini incrociati, dove le vicende di una grande scultrice, i suoi rapporti burrascosi descrivono l'evoluzione di un talento e le rinunce in nome della passione assoluta per l'arte. La storia di Antonia, una donna monumentale e poliedrica, che contiene tante storie dentro di sé, incastrate una nell'altra come bambole russe, riaccende la vena di una giovane donna che aveva rinunciato alla scrittura. Un romanzo sulla creatività femminile.

"Con il suo linguaggio sobrio e laico, refrattario ad ogni lirismo e retorica, Matrioska propone al lettore una vibrante riflessione su quel "mondo (dell'arte) più semplice del nostro ma per noi ancora indecifrabile" al di là delle ipoteche metafisiche dell'assoluto e della grazia." (Michele Trecca, La gazzetta del mezzogiorno 27.1.2002).

"Non c'è destino che appartenga solo a qualcun altro, sembra suggerirci la Comencini: nel graduale disvelarsi del passato di Antonia si ha davvero la sensazione di penetrare nei vari strati di una Matrioska, fino al cuore dell'ultimo segreto" (Sergio Pent, ttL 26.1.2002).

"Cristina Comencini espone nel suo nuovo lavoro una maturità narrativa ormai di qualità alta … disegna con maestria un percorso a ritroso verso le nebbie sfocate dell'infanzia e della giovinezza" (Generoso Picone, Il Mattino 17.01.2002).

"E' un bel romanzo sulla creazione femminile e, come spesso accade nei libri della Comencini, le protagoniste sono due figure speculari l'una all'altra". (Federica Lamberti Zanardi, Il venerdi' di Repubblica, 18.01.2002)

"La dimestichezza, oltre che con la penna, anche con la regia, di questa interessante scrittrice, regala un taglio "visivo", una "allure" teatrale alla sua opera veramente moderna e di appassionante lettura " (Grazia Giordani, Bresciaoggi, 06.04.2002)

Lisa Ginzburg - Desiderava la bufera.
Nella precisione dei gesti, nella passione per la danza, Anna contiene e controlla l'irruenza, l'energia nuova e generosa di chi ha scelto se stessa. Dal rapporto ancora inconcluso con l'adolescenza, attraverso le dense trame del dolore e dell'esperienza nascerà, leggero e vibrante, il talento di esistere di una giovane donna. E scuoterà, come il passaggio di una bufera le immobilità stagnanti della vita adulta, la stanchezza delle parole di chi presta un'attenzione solo opaca allo scorrere del tempo.

"Nel romanzo, scritto con levigatezza e assecondando il ritmo lento dei pensieri, il fuoco della narrazione non sta nelle azioni dei personaggi quanto nel movimento delle emozioni prodotte dagli accadimenti. Un movimento che conserva una stretta aderenza all'elemento corporeo dei protagonisti e, pur scavando nel mondo che è dentro i suoi attori, nella loro energia o, al contrario, nei loro impacci, sa evitare i luoghi comuni più abusati e manovra bene la leva della lingua, che lascia scorrere con fluidità, arricchendola di metafore" (Francesco Erbani, La Repubblica, 28.04.2002). "Un romanzo intriso di passioni carnali e intellettuali, dolore e amore, incontri, addii, rinascite. Una storia semplice e insieme complicata come può esserlo quella che si intreccia fra una coppia che ancora si ama ma non sa più comunicare, una ragazza in conflitto con il corpo e i desideri" (Valeria Gandus, Panorama, 2.05.2002).

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