Biblioteca
Comunale Centrale mercoledì 23 ottobre 2002 -
ore 17.30 Salvatore
Natoli Stare al
mondo. Escursioni
nel tempo presente (Fentrinelli 2002) Introduce:
Sergio Givone
Stare
al mondo. In altre parole, definire e possedere una condotta umana. O
ancora: rinunciare a sopravvivere per riguadagnare un senso di marcia, una
direzione. C’è una sorta di emergenza
morale in questo “stare al mondo”. C’è un’opposizione
ferma allo spaesamento a tutto ciò che di analgesico questo comporta. Con
lo “stare al mondo” si evoca insieme un’identità geografica (il
posto che occupiamo nell’esistenza) e un’identità etica (qual è il
nostro orizzonte di valori? Esiste? Come lo possiamo conoscere?). Un nuovo
“governo di sé” emerge necessario e possibile, compreso fra il
vissuto individuale e il panorama dinamico della collettività. Natoli
ci offre delle insolite “carte da viaggio” verso una maggiore
consapevolezza di quel che siamo e del mondo in cui viviamo.
Consapevolezza che si traduce in una “filosofia del tempio presente”
escursiva, erratica e per qualche verso visionaria. “Il
paesaggio umano descritto da Natoli, con l’aiuto tra l’altro dei
suggerimenti offerti dalla cronaca e dai film, è fatto per lo più di
solitudini, abbandoni, dolori, incapacità di amare e di legarsi, ma
anche, in piccola parte, di dono, di aiuto, di vite (e di morti) riuscite.
Un libro che si presta a essere sfogliato e meditato più che letto d’un
colpo.” (Francesca Rigotti, Il Sole 24ore 3.2.2002). “Libro per credenti e non credenti, per filosofi e non filosofi, libro per tutti purché votati a quel buon senso che invita più che a leggere, a una intellezione pacata e disincantata al fine di far proprio un incedere sensato nel mondo.” (Santi Lo Giudice, La Gazzetta del Sud 12.3.2002) |