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In
una città nel cuore d’Italia, con una famiglia amata e complessa,
l’esperienza di un incarico amministrativo si rivela come un banco di
prova per le scelte della propria vita. Clara Sereni racconta la sua
storia da vicesindaco in prima persona, con una lingua lieve e profonda:
voce di donna, coraggio di una madre che aiuta il figlio a crescere.
Immagine di una moglie alle prese con le regole della “normalità”
coniugale, messe in crisi dal suo ruolo che non è “normalmente”
femminile. La passione politica e progettuale si invischia subito nelle
gelosie, negli antagonismi e negli impegni crescenti. Impegni che si
ridefiniscono, a casa, nel tentativo di mantenere vivi i rituali della
vita e dello scambio domestico, la cena insieme intorno al tavolo, il buon
cibo, le ricette che riflettano ancora la cura di sé, degli affetti. Il
tavolo in cui si approvano bilanci e appalti e quello di casa, dove si
tagliano le zucchine per cucinare la crema di verdura, sono distanti,
diametralmente opposti, idealmente e ideologicamente antagonisti. E’ una
dinamica che richiede quindi di mediare con i tempi e i ritmi che divorano
tutto, che necessitano bulimicamente di ogni granulo di vita e di energia.
Divisa
simbolicamente tra indigesti panini e ricette familiari, durezze da
combattere e morbidezze da conservare, Clara Sereni narra i ritmi
stravolti, le giornate divaricate, le barricate quotidiane della politica
e i gomitoli della vita con le persone amate, il dentro e il fuori di una
quotidianità sempre in prima linea. Passami
il sale è un romanzo
che può essere letto dopo il fortunato Casalinghitudine,
capostipite quasi di un genere letterario, come se la storia della
scommessa di una donna con se stessa e i propri ideali, scandita, tra
surgelati e microonde, da riti questa volta celebrati più che altro in
assenza del buon cibo. Romanzo singolare sull’impegno e sulla politica, costruito a tessere di pasta vitrea, che si lascia attraversare dalla luce, colorato ma duro, delicato e spigoloso, Passami il sale rompe gli argini delle definizioni e delle appartenenze per dirci che oggi più che mai la società civile è un’identità necessaria da condividere e che “impegno” è termine forse più vasto e complesso di quanto siamo di solito abituati a pensare. Notizie biobibliografiche su Clara Sereni, Ugo
Caffaz, Filippo La Porta. |
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