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L’autore
basa la sua riflessione sulla psicopatologia fenomenologica, per la quale
l’autismo, cioè il ritiro dal mondo, la scelta
dell’”eremitaggio”, è niente più e niente meno, che una condizione
di possibilità immanente a ogni esistenza umana; nella normalità si
trova il rapporto dialettico con altre possibilità di essere, mentre la
declinazione patologica sta nel suo prevalere in modo coatto, fino alla
totale perdita di contatto con la realtà, che impedisce ogni possibilità
di comunicazione e ogni tentativo di comprensione sul piano psicologico. La
profonda cultura psicopatologica dell’autore, la sua familiarità con il
mondo della filosofia e della letteratura, la sua lunga esperienza diretta
dei pazienti psicotici gli permettono di articolare il suo discorso con
una particolare attenzione al rapporto tra la discussione teorica sul
concetto di autismo schizofrenico e l’aderenza alla realtà clinica. Le
due storie di pazienti deliranti contenute nel libro ci coinvolgono con la
qualità e l’efficacia di una scrittura che va ben oltre le usuali
descrizioni di casi psichiatrici. “Per
trattare l’argomento, era necessaria una non trascurabile dote di
coraggio, unitamente a una profonda conoscenza e cultura psicopatologica e
alla capacità di elaborare l’ampia letteratura accumulatasi attraverso
gli anni. Arnaldo Ballerini ha dimostrato di possedere queste doti,
senz’altro sorretto da una competenza e un’elaborazione concettuale di
alto livello perseguite in lunghi anni di studio e di esperienza diretta
del “mondo psicotico (…) E’ mio parere che questo libro non solo sia
attuale, ma sia anche necessario se raffrontato a certi aspetti della
psichiatria moderna (…) E’ impossibile soffermarsi su tutti gli
argomenti trattati dal libro, sia perché di per sé molto estesi e
documentati, sia perché coinvolgono problemi intrinseci agli studi
psicopatologici sempre in fieri, ma il grande merito dell’autore
l’avere puntualizzato come il concetto di autismo sia un punto focale a
cui non può non fare riferimento oggi la psicopatologia.” (dalla
postfazione di Enzo Agresti). Notizie biobibliografiche su Arnaldo Ballerini, Enzo Agresti, Angela Ales Bello, Lorenzo Calvi |
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