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Trasfusioni,
trapianti di organi, fecondazioni artificiali, ingegneria genetica: ecco
le tappe del progresso tecnico scientifico che hanno consentito negli
ultimi anni, la sopravvivenza di malati altrimenti condannati a morire in
breve tempo e la procreazione a coppie destinate alla sterilità.
Contemporaneamente all’evolversi di questi scenari positivi, le cronache
riportano notizie raccapriccianti: organi umani comprati e utilizzati nei
trapianti, bambini rapiti e uccisi per asportare parti del corpo. Spesso
si tratta di fatti inventati o di notizie deformate che, paradossalmente,
fanno da schermo a una realtà rigorosamente documentata, ma troppo spesso
ignorata o sottovalutata. Eppure riguarda episodi concreti quali processi
a medici e indagini a carico di agenzie che offrono organi a pagamento o
mettono in contatto con persone disposte a venderli. O dati che illustrano
il rapidissimo ampliarsi, soprattutto negli Usa, del commercio di sangue,
sperma, ovuli, tessuti embrionali e il diffondersi delle “madri
sostitutive”. Davvero
tutto può esser comprato o eventualmente rapinato, gli organi per i
trapianti, il sangue per le trasfusioni, i neonati per le adozioni, le
donne e le bambine per la prostituzione? Davvero tutto può diventare
proprietà privata del più forte, compresa la conoscenza delle modalità
di trasformazione genetica delle specie animali e vegetali e della stessa
specie umana? Giovanni
Berlinguer e Volnei Garrafa affrontano con rigore scientifico e tensione
etica e intellettuale uno dei crinali più drammatici di fine millennio:
quello in cui i nuovi confini della scienza accendono questioni di
sconvolgente impatto, interrogativi ineludibili che ruotano attorno al
rischio, ormai concreto, della mercificazione dei corpi. Il
testo (uscito nel 1996 con il titolo La
merce finale)
viene riproposto in questa nuova edizione arricchito da un commento di
Norberto Bobbio e da uno scritto premonitore di Antonio Gramsci. “La
vita, tutta la vita, non solo l’attività meccanica degli arti, ma la
stessa sorgente fisiologica dell’attività, si distacca dall’anima, e
diventa merce da baratto; è il destino di Mida, dalle mani fatate,
simbolo del capitalismo moderno” (Antonio Gramsci). Notizie biobibliografiche su Giovanni Berlinguer, Eva Buiatti. |
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