Leggere per non dimenticare - Anna Benedetti

 

mercoledì  20 febbraio 2002 - ore 17.30
AA.VV. Il volto della Gorgone La morte e i suoi significati a cura di Umberto Curi (Bruno Mondadori, 2001).

Saloncino, Teatro della Pergola
Via della Pergola 12 - Firenze

Interverranno, VITTORINO ANDREOLI (La morte sfidata), UMBERTO CURI, MARGHERITA HACK (Vita e morte nel cosmo)

Un vero e proprio paradosso, che può assumere contorni tragici, è alla base dell’idea di morte. Da un lato essa rappresenta l’unico dato sicuro e inesorabile, l’unica esperienza comune a tutti, indipendentemente dai luoghi e dalle epoche storiche. Dall’altro lato di essa si tende a parlare il meno possibile, quasi sempre per allusioni o con espressioni indirette o eufemistiche. Muovendo da prospettive differenti, e giovandosi di diversi approcci disciplinari, gli autori dei saggi compresi in questo libro (filosofi, biologi, medici, antropologi, psicologi, studiosi delle religioni) affrontano il tema della morte senza alcuna rimozione, cercando anzi di offrirne una analisi affrancata dal pathos con il quale per lo più questo tema è stato trattato. Un quadro estremamente ricco e articolato, nel quale spiccano alcune significative divergenze, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di ricondurre la morte a una dimensione razionale, e perciò in una certa misura a renderla “domestica”, se non proprio a sconfiggerla.

“Il tema della morte e dei suoi significati che dopo anni di offuscamento torna oggi a riproporsi all’attenzione collettiva – e questo testo ce ne dà la netta percezione – sembra riprendere le fila di un discorso, proprio dove era stato interrotto, coi suoi sgomentanti interrogativi. Ma – rispetto al passato -  il nuovo dialogo che si è aperto all’interno delle scienze umane vede scendere in campo nuovi interlocutori; il filosofo, da un lato, e il medico dall’altro (…) La novità più forte è costituita dall’evidenza che non sono i sopravvissuti ad imporsi col loro lutto: emergono piuttosto i morituri, che si problematizzano come soggetti. Di qui si sviluppano nel libro pagine molto alte di riflessione su cosa intendere per poetica laica.” (Clara Gallini, Il Manifesto 9.05.2001).

“Umberto Curi è l’autore di un’introduzione che vale quanto cento lezioni sul senso della morte, dal mondo antico fino ad oggi” (Daniele Abbiati, Il Giornale 4.04.2001).

Vittorino AndreoliLa morte sfidata

Margherita HackVita e morte nel cosmo.

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