Leggere per non dimenticare - Anna Benedetti

 

 

28 novembre 2001 mercoledì ore 17.30
Biblioteca Comunale Centrale
Via S. Egidio 21 Firenze

Giorgio Boatti Preferirei di no Le storie dei dodici professori che si opposero a Mussolini
(Einaudi 2001)
Mimmo Franzinelli Delatori
Spie e confidenti anonimi: l’arma segreta del regime fascista
(Mondadori, 2001)

Introducono: Rosetta Loy, Francesco Margiotta Broglio, Giovanni Gozzini.

Preferirei di no Le storie dei dodici professori che si opposero a Mussolini.
L’8 ottobre 1931 Mussolini impone ai professori universitari il giuramento di fedeltà al regime fascista. Dodici ordinari su 1250 rifiutano di piegarsi al duce, perdendo nello stesso tempo la cattedra e la libertà. Ernesto Bonaiuti, Mario Carrara, Gaetano de Sanctis, Giorgio Errera, Giorgio Levi Della Vida, Fabio Luzzatto, Piero Martinetti, Bartolo Nigrisoli, Francesco ed Edoardo Ruffini, Lionello Venturi, Vito Volterra – questi i nomi di coloro che compiono un gesto essenziale in nome di quegli “ideali di libertà, dignità e coerenza interiore” nei quali erano cresciuti. Dodici uomini, differenti per origini, carattere, modi di pensare, attitudini sociali e radicamento alla vita, che in quell’autunno salgono in cattedra per insegnare che dire di no è una scelta di veridicità dovuta prima di tutto a se stessi.
“Una lettura molto istruttiva, quella del libro di Boatti, che andrebbe allargata alle scuole dove colmerebbe le tante lacune sul ventennio dal 1923 al 1943: anche se la vicenda del giuramento non torna troppo ad onore della classe docente” (Rosetta Loy, L’Unità).
Notizie biobibliografiche su Giorgio Boatti, Mimmo Franzinelli, Rosetta Loy, Francesco Margiotta Broglio, Giovanni Gozzini

Delatori Spie e confidenti anonimi: l’arma segreta del regime fascista
Franzinelli affronta e sviscera, sulla base di fonti d’archivio inedite e di testimonianze agghiaccianti, il fenomeno della delazione anonima, alleata insostituibile di ogni regime dittatoriale. Dalla seconda metà degli anni Venti l’uso delle informazioni riservate e delle “soffiate” si concentrò inizialmente contro gli oppositori politici; con l’emanazione delle leggi razziali, la denuncia si diffuse di pari passo con il progredire della campagna propagandistica antigiudaica, fino ad assumere, dopo l’8 settembre 1943, l’aspetto sconcertante delle segnalazioni ai tedeschi di tanti ebrei, consegnati ai loro persecutori per essere internati nei campi di eliminazione. 
“Seguendo il filo conduttore della delazione, diversi scenari via via sfilano davanti ai nostri occhi: le lettere spedite da fascisti a danno di semplici cittadini o di altri fascisti, da poliziotti contro altri poliziotti, da dipendenti contro superiori o datori di lavoro; i rapporti velenosi tra vicini, colleghi o familiari; le iniziative assunte da religiosi, tra i quali spicca la figura di padre Gemelli. Troviamo quindi anche il clima della vita quotidiana in un paese sottoposto alla  minaccia permanente della delazione e dei danni che ne conseguivano per quanti erano riconosciuti colpevoli.” (Giovanni Carpinelli. L’Indice 10.01).
Notizie biobibliografiche su Giorgio Boatti, Mimmo Franzinelli, Rosetta Loy, Francesco Margiotta Broglio, Giovanni Gozzini