Leggere per non dimenticare - Anna Benedetti

 

4 ottobre 2006
Claudio Magris
Lei dunque capirà

(Garzanti, 2006)



Anna Benedetti, Giuseppe Bevilacqua, Claudio Magris, Maria Fancelli



Grande l'affluenza del pubblico




Alcuni studenti del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci




Anche la saletta attigua era completa.
Molte persone non sono potute entrare

Rassegna stampa

Il Corriere di Firenze: L'amore rifiutato di Magris. Lo scrittore triestino "apre" Leggere per non dimenticare. Primo grande appuntamento della stagione questo pomeriggio ... con una scrittura sapiente e limpida, dall'impasto quasi musicale "Lei dunque capirà" da voce a una straordinaria figura di donna, vittima e prevaricatrice, in un disincantato e toccante omaggio alla femminilità.
(Ludovico Franco - 4 ottobre 2006)

La Nazione:  Magris tra amore e morte. ... Con questo lungo racconto-monologo, che costituisce uno dei pezzi narrativi più alti Magris si conferma alla testa di coloro che vogliono riportare la scrittura narrativa a operare in favore di una rifondazione dei valori di una società contemporanea. C'é riuscito attraverso una sintesi magistrale gli eventi reali e di proiezioni mitiche, e raccontando con uno stile alto e nello stesso tempo sobrio, una storia tragica di amore e morte, di poesia e di verità. 
(4 ottobre 2006)

la Repubblica:  Magris: "L'amore c'é, esiste e non scompare con la morte"... "Il tema del viaggio è declinato nella sua forma estrema, come viaggio nel regno dei morti" "Sento molto il senso religioso del viaggio. Il problema è che in questo caso non si arriva da nessuna parte, ma si torna indietro. Anche se non ho voluto esprimere nessuna convinzione personale - il fatto che dietro queste porte ci sia una vita che continua, ad esempio, non è un'affermazione di fede religiosa - tuttavia riconosco come mio il sentimento che il viaggio continui, e che lo faccia in maniera imperfetta con tutte le debolezze e le incertezze della natura umana. Non illudiamoci di diventare come Dio, neanche dall'altra parte. Non accettare questo è il delirio dell'arte che aspira l'ssoluto; saperlo è la saggezza di Euridice, che alla fine rinuncia a seguire Orfeo, forse anche perché non ne ha più tanta voglia. ... "
(Intervista di Beatrice Manetti - 4 ottobre 2006)

L'Unità:  Tra mito e realtà Magris inaugura Leggere per... Un compatto, sorprendente monologo tra racconto e invenzione teatrale, tra realtà e simbolo, o meglio tra realtà e re-invenzione di un mito: quello immortale di Euridice ... perché reinvenzione ? Il monologo (venato da componenti autobiografiche) va oltre  la trasposizione del mito per operarne una sorta di vero e proprio capovolgimento. Magris ri-propone la storia dal punto di vista di Euridice e non da quello dell'amore totale, ma anche un po' egoistico di Orfeo.
(Renzo Cassigoli - 4 ottobre 2006)