Leggere per non dimenticare - Anna Benedetti

 

12 aprile 2006

Roberto Speziale Bagliacca

Ubi maior
Il tempo e la cura delle lacerazioni del Sé
(Casa ed. Astrolabio, 2004)


Adultera e Re
Un'interpretazione psicoanalitica e letteraria di "Madame Bovary" e "Re Lear" (Bollati e Boringhieri, 2000)



Anna Benedetti, Roberto Speziale Bagliacca, Stefano Levi della Torre



Il pubblico durante la presentazione del libro

Rassegna stampa

Il Corriere di Firenze: Lacerazioni del sé e psicanalisi letteraria. A Leggere per... Roberto Speziale - Bagliacca. Tema conduttore di Ubi maior è la cura delle lacerazioni del Sé. Risalendo ai contributi che diversi indirizzi hanno fornito in proposito l'autore esprime la necessità di individuare una strategia adeguata per affrontare le angosce persecutorie che sono alla base delle scissioni della personalità. Le parti separate della personalità del paziente, per poter affiorare alla coscienza e dialogare tra loro, necessitano di un clima che sappia contenere senza giudicare.
(Ludovico Franco - 12 aprile 2006)

La Nazione:  I miei due libri rivisitano la tragedia di un re, il Lear di Shakespeare, quella di Madame Bovary, l'adultera appunto e quella di una famosa psicoanalista Melanie Klein (...) In tutti e tre i casi gli autori sono stati fraintesi, per non dire stravolti. Occorre aggiungere che tutte e tre queste storie si distinguono anche per la tenacia con cui per secoli o per decenni, hanno serbato gelosamente i loro segreti. Si, perché gli stereotipi attraverso i quali queste opere sono giunte a noi nascondono segreti. Una volta rivoltati i luoghi comuni, si scopre che le forme di violenza nei rapporti umani in generale e in quelli familiari in particolare si rivelano assai diverse. Più sotterranee, più intriganti.  (Roberto Speziale Bagliacca - 9 aprile 2006)

la Repubblica:   La psicanalisi spiega i segreti della letteratura. Flaubert avrebbe fatto meglio a dire "Charles Bovary c'est moi".  Almeno secondo Roberto Speziale-Bagliacca convinto che ci siano molti punti di contatto tra il marito di Emma e il suo creatore. Non è l'unico luogo comune preso di mira dallo psicanalista milanese nel suo libro "Adultera e re" e, nel suo più recente lavoro "Ubi Maior. Il tempo e la cura delle lacerazioni del Sé". Due libri molto diversi, ma accomunati dallo stesso filo rosso: la critica dell'autoritarismo genitoriale o non genitoriale e dei disastri che può provocare... E lungo questa strada che lo studioso è passato dai casi veri a quelli di finzione, rovesciando la lettura di due capolavori dove le vittime non sono poi così vittime e i colpevoli non del tutto colpevoli. "Ma il punto per me non era strasformare i cattivi in buoni o viceversa quanto piuttosto di vedere in queste storie la tragedia: e la tragedia non può condannare.... (Beatrice Manetti - 12 aprile 2006)

L'Unità:  La famiglia, che luogo difficile. In Ubi maior (che fa da contenitore di tutte le vicende familiari raccontate) mette a nudo, negli aspetti più crudeli, come nella stessa famiglia psicoanalitica permangano tra genitori e figli violenze che solo oggi possono essere messe in luce. Disegna così il ruolo dello psicoanalista inteso come Maior, cioé una figura genitoriale col compito non di legare a sé ma di emancipare il minor (paziente-figlio).., in "Adultera e re", capovolgendo le interpretazioni tradizionali, l'autore rivisita due capolavori della letteratura occidentale: l'eroina di Flaubert, Madame Bovary  e lo Shakeperiano "Re Lear"  (Renzo Cassigoli - 12 aprile 2006)