Leggere per non dimenticare - Anna Benedetti


27 gennaio 2006
Massimo Livi Bacci

Conquista
La distruzione degli indios americani 
(Il Mulino, 2005)

Durante l'incontro sono state proiettate immagini tratte dal ricco apparato iconografico del libro 



Anna Benedetti, Massimo Livi Bacci, Martha Canfield



Il pubblico durante la presentazione del libro


Martha Canfield e Massimo Livi Bacci

Rassegna stampa

 

La Nazione:  La tragedia degli indios, una catastrofe che non fu un destino. In - conquista - dice Livi Bacci  - 'ho cercato di ricostruire  le vicende della catastrofe e di attribuire a ciascun fattore il peso negativo che gli spetta. Oltre alle nuove malattie, la ricerca rapinatrice dell'oro, le emigrazioni forzate, lo sfruttamento del lavoro, le guerre di conquista e quelle civili ... furono responsabili del crollo della società indiana. ... (27 gennaio 2006)

la Repubblica:  Oggi a Leggere per il demografo Livi Bacci con il suo saggio. Oggi è il giorno della memoria: "un parallelo sarebbe forzato. E' vero che la conquista ebbe grandi responsabilità, ma solo in piccolissima parte si trattò di volontario sterminio. Del resto la maggior ricchezza dell'america, dopo l'oro, era proprio la manodopera indios." Esiste ancora la possibilità di disastri demografici? "Forse non come in passato, ma non si può escludere: l'umanità è vorace. Il tentativo di nazificazione dell'Europa, al dilà dell'Olocausto, fu il tentativo di radicare una civiltà diversa. Come la rivoluzione culturale in Cina  e la sovietizzazione"
(Massimo Vanni - 27 gennaio 2006)

Il Tirreno: Dagli Indios americani agli immigrati le riflessioni di Massimo Livi Bacci. L'estinzione di intere popolazioni e delle loro civiltà (...) era inevitabile? "Il titolo che avevo suggerito per il mio libro - risponde - è questo: La catastrofe non era un destino". E' certo che ci fu una concatenazione di fattori e concause, a cominciare dall'epidemiologia europea che, esportata, ha fatto disastri: dal vaiolo in giù. Ma la catastrofe era conseguenza di azioni umane, dei modi in cui la conquista si svolse (...) 
(Milly Mostardini - 27 gennaio 2006)

L'Unità: Il demografo Massimo Livi Bacci racconta la distruzione dei nativi d'America. Il libro è il risultato di "un interesse precoce e di un impegno tardivo", come lui stesso scrive nella presentazione il cui incipit ricorda come la 'Leyenda Negra' della Conquista è stata alimentata dai testimoni diretti dell'opera impietosa e crudele di soggiogamento svolta dagli europei" poi chiarisce "il moderno revisionismo epidemiologico che attribuisce alle patologie europee l'esclusiva causa del declino degli indios appiattisce la rilevanza assunta dagli sconvolgimenti della conquista.
(Renzo Cassigoli - 27 gennaio 2006)