Conquista Durante l'incontro sono state proiettate immagini tratte dal ricco apparato iconografico del libro
Rassegna stampa
La Nazione: La tragedia degli indios, una catastrofe che non fu un destino. In - conquista - dice Livi Bacci - 'ho cercato di ricostruire le vicende della catastrofe e di attribuire a ciascun fattore il peso negativo che gli spetta. Oltre alle nuove malattie, la ricerca rapinatrice dell'oro, le emigrazioni forzate, lo sfruttamento del lavoro, le guerre di conquista e quelle civili ... furono responsabili del crollo della società indiana. ... (27 gennaio 2006) la Repubblica:
Oggi a Leggere per il demografo Livi Bacci con il suo saggio. Oggi
è il giorno della memoria: "un parallelo sarebbe forzato. E' vero
che la conquista ebbe grandi responsabilità, ma solo in piccolissima
parte si trattò di volontario sterminio. Del resto la maggior ricchezza
dell'america, dopo l'oro, era proprio la manodopera indios."
Esiste ancora la possibilità di disastri demografici? "Forse
non come in passato, ma non si può escludere: l'umanità è vorace. Il
tentativo di nazificazione dell'Europa, al dilà dell'Olocausto, fu il
tentativo di radicare una civiltà diversa. Come la rivoluzione culturale
in Cina e la sovietizzazione" Il Tirreno: Dagli
Indios americani agli immigrati le riflessioni di Massimo Livi Bacci. L'estinzione
di intere popolazioni e delle loro civiltà (...) era inevitabile? "Il
titolo che avevo suggerito per il mio libro - risponde - è questo: La
catastrofe non era un destino". E' certo che ci fu una concatenazione
di fattori e concause, a cominciare dall'epidemiologia europea che,
esportata, ha fatto disastri: dal vaiolo in giù. Ma la catastrofe era
conseguenza di azioni umane, dei modi in cui la conquista si svolse
(...) L'Unità: Il
demografo Massimo Livi Bacci racconta la distruzione dei nativi d'America.
Il libro è il risultato di "un interesse precoce e di un impegno
tardivo", come lui stesso scrive nella presentazione il cui incipit
ricorda come la 'Leyenda Negra' della Conquista è stata alimentata dai
testimoni diretti dell'opera impietosa e crudele di soggiogamento svolta
dagli europei" poi chiarisce "il moderno revisionismo
epidemiologico che attribuisce alle patologie europee l'esclusiva causa
del declino degli indios appiattisce la rilevanza assunta dagli
sconvolgimenti della conquista.
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