Leggere per non dimenticare - Anna Benedetti

 

28 ottobre 2005
Marco Venturino
Cosa sognano i pesci rossi

(Mondadori, 2005)



Anna Benedetti, Ernestina Pellegrini, Marco Venturino,
Donatella Carmi Bartolozzi, Raffaele De Gaudio, Mariella Orsi


Il pubblico durante la presentazione del libro


Marco Venturino, Mariella Orsi, Raffaele De Gaudio,
Donatella Carmi Bartolozzi, Ernestina Pellegrini

Alle ore 21.00 l'Autore è intervenuto, con i suoi presentatori, all'incontro-dibattito organizzato dal Gruppo 334 presso la Biblioteca Il Torrione via di Brozzi, 334. 

Rassegna stampa

Il Corriere di Firenze: Cosa sognano i pesci rossi è incentrato sul tema della fine della vita (...) Un libro unico, sconvolgente e al contempo estremamente pudico, candido nel mostrare tutte le sfaccettature tra medici e malati dalla soglia estrema di un reparto di terapia intensiva. Con un'oggettività solo in apparenza cruda, in realtà piena di sfumature dolenti e intense... 
(Ludovico Franco - 28 ottobre 2005)

La Nazione:  L'anima di un uomo malato nel corpo di un 'pesce rosso'  "La malattia è un urlo, un fragore importuno, angoscioso e assordante che piomba nella tranquillità della nostra vita (...)  Quando un malato viene in contatto con la medicina diventa un paziente e i pazienti spesso sono investiti da un muro di parole. Spesso sono parole difficili, spesso inutili, a volte importune, frettolose, distratte (...) allora io mi dico: impariamo il silenzio, un silenzio che sia profondo come un abbraccio. 
(
Marco Venturino - 28 ottobre 2005)

la Repubblica:  Un romanzo di grande portata etica sul precario confine tra la vita e la morte, sul rapporto dell'uomo con la malattia e il dolore, fra potenza e impotenza della medicina, fra medico e paziente... E' Cosa sognano i pesci rossi che l'autore, Marco Venturino, presenta oggi alla Biblioteca Comunale Centrale. 
(28 ottobre 2005)

L'Unità:  "Il libro è sopratutto una straordinaria lezione di etica della responsabilità, nel momento in cui il medico è chiamato a lenire la sofferenza con compassione, che significa capacità di capire e di 'soffrire insieme' (...) Venturino ha scritto una sorta di via crucis laica che a capitoli alterni, come altrettante stazioni, racconta il muto dialogo tra un quarantacinquenne malato terminale e il medico che lo segue (...) Un libro non facile, tragico e terribile, duro eppure pietoso, vitale malgrado l'odore che si annusa su quel confine tra la vita e la morte. (Renzo Cassigoli - 28 ottobre 2005)