28
ottobre 2005
Alle ore 21.00 l'Autore è intervenuto, con i suoi presentatori, all'incontro-dibattito organizzato dal Gruppo 334 presso la Biblioteca Il Torrione via di Brozzi, 334. Rassegna stampa Il Corriere di
Firenze: Cosa sognano i pesci rossi è incentrato sul tema
della fine della vita (...) Un libro unico, sconvolgente e al contempo
estremamente pudico, candido nel mostrare tutte le sfaccettature tra
medici e malati dalla soglia estrema di un reparto di terapia intensiva.
Con un'oggettività solo in apparenza cruda, in realtà piena di sfumature
dolenti e intense... La Nazione:
L'anima di un uomo malato nel corpo di un 'pesce rosso'
"La malattia è un urlo, un fragore importuno, angoscioso e
assordante che piomba nella tranquillità della nostra vita (...)
Quando un malato viene in contatto con la medicina diventa un paziente e i
pazienti spesso sono investiti da un muro di parole. Spesso sono parole
difficili, spesso inutili, a volte importune, frettolose, distratte (...)
allora io mi dico: impariamo il silenzio, un silenzio che sia profondo
come un abbraccio. la Repubblica:
Un romanzo di grande portata etica sul precario confine tra la vita
e la morte, sul rapporto dell'uomo con la malattia e il dolore, fra
potenza e impotenza della medicina, fra medico e paziente... E' Cosa
sognano i pesci rossi che l'autore, Marco Venturino, presenta oggi
alla Biblioteca Comunale Centrale. L'Unità: "Il libro è sopratutto una straordinaria lezione di etica della responsabilità, nel momento in cui il medico è chiamato a lenire la sofferenza con compassione, che significa capacità di capire e di 'soffrire insieme' (...) Venturino ha scritto una sorta di via crucis laica che a capitoli alterni, come altrettante stazioni, racconta il muto dialogo tra un quarantacinquenne malato terminale e il medico che lo segue (...) Un libro non facile, tragico e terribile, duro eppure pietoso, vitale malgrado l'odore che si annusa su quel confine tra la vita e la morte. (Renzo Cassigoli - 28 ottobre 2005)
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