Leggere per non dimenticare - Anna Benedetti

 

19 ottobre 2005
Raffaele La Capria
L'estro quotidiano

(Mondadori, 2005)



Anna Benedetti, Raffaele La Capria, Simone Siliani



Il pubblico durante la presentazione del libro


L'arrivo di Raffaele La Capria in Biblioteca fra gli applausi del pubblico.

Rassegna stampa

Il Corriere di Firenze: Oggi alla Biblioteca Comunale Centrale Raffaele La Capria: il senso del tempo... una scrittura limpida e intensa, uno stile rapido e accuminato, un diario del tempo che resta" un libro sul senso e i sentimenti del tempo, sulle ore che continuano a scorrere cariche di storie passate e  di storie presenti ... illuminato da una diffusa serenità, da una pace che fa il paio con una struggente consapevolezza. (Ludovico Franco - 19 ottobre 2005)

La Nazione: "Nel mio libro "l'estro quotidiano" non si parla mai espressamente del silenzio delle parole, ma implicitamente si, quando si parla della "chiacchiera" e di quella nuvola di parole che ci arrivano da ogni parte, dalla televisione, dai giornali, dal mondo della comunicazione ipertrofica di massa. E' questa "incontinenza verbale" il vero silenzio del nostro tempo ... 
(Raffaele La Capria - 19 ottobre 2005)

la Repubblica: ... La Capria contro il frastuono: "Le ideologie spaccano l'Italia" ..."una cerimonia degli addi condotta con l'eleganza, la leggerezza e l'ironia delle conversazioni di un tempo, prima che calasse ovunque "il silenzio sproloquiante che ci assorda". E come una conversazione si svolge l'incontro di oggi a Leggere per... dove lo scrittore napoletano si racconta, risponde alle domande del pubblico e legge alcune pagine de L' estro quotidiano, il suo diario scritto dalla linea d'ombra degli ottant'anni... 
(Beatrice Manetti - 19 ottobre 2005)

L'Unità:  Quel legame tra passato e presente che si chiama memoria. Ne L'estro quotidiano è presente e vibrante il desiderio profondo di stabilire il dialogo fra i morti e i vivi. Ma l'evocazione del passato non coincide col tentativo di ciò che non è più, piuttosto di ritrovare emozioni con coloro che sono "i sommersi e i salvati della memoria"...
(Renzo Cassigoli - 19 ottobre 2005)