Leggere per non dimenticare - Anna Benedetti

 

16 febbraio 2005


AA.VV

Ermeneutica e pensiero tragico.
Studi in onore di Sergio Givone

(il melangolo, 2004)


Anna Benedetti, Simone Siliani, Massimo Cacciari, Carlo Gentili,
Sergio Givone, Sergio Staino, Giampiero Moretti

 



Auguri! Si festeggiano i sessant'anni di Sergio Givone


Sergio Givone saluta Sergio Staino

 


La vignetta di Sergio Staino per l'occasione

 




Il pubblico durante la presentazione del libro

 

Rassegna stampa

L'Unità:  Il '900 di Givone: "responsabilità o destino?" Gli allievi del filosofo hanno raccolto gli ultimi studi che saranno presentati a Firenze mercoledì. Intervista:"Il libro è stata davvero una bella sorpresa, nel senso che non me l'aspettavo. I miei allievi hanno colto nel titolo il nesso tra ermeneutica, cioè l'interpretazione, e pensiero tragico, che è il conflitto delle interpretazioni. A sessant'anni è ora di guardarmi indietro per cercare di capire cosa ho fatto" 
(Renzo Cassigoli - 15 febbraio 2005)

La Nazione:  Oggi a Leggere per non dimenticare anche Massimo Cacciari alla presentazione del volume di studi in onore di Sergio Givone. Intervista: "Amo Firenze: da dove derivi quest'amore, non so. Ma so che amo i suoi tesori, e prima ancora quel mirabile rapporto città-campagna che non ha l'eguale al mondo ... Non è degno di innamoramento il fatto che Firenze sia incastonata nel suo paesaggio esattamente come ai tempi di Giotto o di Beato Angelico?"
(Le.Ci. - 16 febbraio 2005)

la Repubblica:  Leggere per non dimenticare. La filosofia incontra il mondo. Festa per i sessant'anni di Givone. "La questione romantica, il mito, la fede, la relazione fra etica ed estetica: da queste grandi questioni, centrali nel pensiero di Givone anche gli autori prendono spunto per i loro saggi ma il cuore della sua riflessione rimane il problema del nichilismo, del male e della sua interpretazione nella storia e nella vita. Il suo massimo sforzo filosofico è cercare di darne una spiegazione che non lo faccia risalire a un'altra divinità, in termini manichei, ne' che ciò faccia cadere in una sorta di nichilismo leopardiano.... 
(Beatrice Manetti - 16 febbraio 2005)