Leggere per non dimenticare - Anna Benedetti

 

 

L'Incertezza

 

Biblioteca Comunale Centrale

Via S.Egidio 21, Firenze

 

(Cordelia von den Steinen - Il bandolo 1999)

9 ottobre 2002 – 21 maggio 2003

   

·        Gli incontri previsti sono trentasei, cominceranno il 9 ottobre e si concluderanno il 21 maggio 2003. Si svolgeranno presso la Biblioteca Comunale Centrale in via S.Egidio il mercoledì alle ore 17.30 (salvo variazioni che saranno di volta in volta comunicate).

·        Interverranno cinquanta scrittori.

·        Continua anche quest’anno la collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione con l’iniziativa “Uno scrittore adottato dalle scuole”: un’opera di avvicinamento alla lettura intesa a proporre autori con i quali i ragazzi possano creare un rapporto amichevole e un dialogo vero senza formule rigide e stereotipate: per le scuole elementari è stato scelto il libro di Nico Orengo “L’allodola e il cinghiale”, un delicato racconto di iniziazione, un rapporto intenso quanto difficile tra padre e figlio intrecciato con uno dei problemi ambientali più seri del nostro paese.

·        Prosegue la collaborazione con Controradio e Controradio Club con interviste esclusive agli autori che potranno essere ascoltate anche sul web (all’indirizzo www.controradio.it) dirette radiofoniche, approfondimenti e una serie di incontri speciali, in orario serale, che porteranno gli scrittori a confrontarsi con i cittadini di Firenze intorno a tematiche di particolare attualità.

 

 

 

www.leggerepernondimenticare.it

e-mail: benedetti.anna@tin.it

 

Il filo conduttore di Leggere per non dimenticare quest’anno, dunque, è l’incertezza:  nel tempo accelerato e contratto dei grandi mutamenti sulla scena del teatro del mondo, ci troviamo di fronte a circostanze in cui si altera, in modo tanto significativo quanto inaspettato, la partizione familiare e stabile fra certezza e incertezza e il codice consueto per interpretare il comportamento sociale delle persone. Migrazioni, urbanizzazione, processi di mobilità di diverso tipo, guerre, improvvisa scarsità di risorse cruciali, trasformazioni tecnologiche o altre trasformazioni culturali, incluse le proposte di modi alternativi di classificare e di comprendere la società, sono esempi di  fenomeni, pur assai diversi l’uno dall’altro, che hanno in comune le tendenze a generare situazioni in cui crolla quella certezza che normalmente era sufficiente a stabilire come ci si doveva comportare. Vivere in un mondo incerto vuol dire, almeno per noi in Occidente, non sentirsi più confortati dalle leggi del progresso, autorizzati dal dovere morale, giustificati dalla natura, accomunati dalla ragione universale, vuol dire insomma, essere orfani di ‘verità evidenti’. Vuol dire anche chiederci come si concili l’incertezza con il nostro bisogno di credere, se l’incertezza paralizzi la nostra azione, se si possa lottare e anche morire per gli ideali in condizione di incertezza, se il credo nell’incertezza sia un’altra forma di incertezza. I libri proposti hanno l’intenzione di dibattere queste questioni. Benché non offrano una soluzione, ne’ intendano farlo, vi si respira un’aria di famiglia, che riflette atteggiamenti e valutazioni sulla fondamentale incertezza del momento che stiamo attraversando. Non intendiamo condurre le vedute degli autori a un denominatore comune, ma ci proponiamo di esprimere quest’aria che circola nei loro contributi. Presenteremo quindi opere di narrativa, di poesia, di saggistica scientifica, sociale, filosofica, di psicoanalisi, in una molteplicità di discipline che tenteranno di scandagliare un mondo caratterizzato dalla sua incessante deformazione. Le incertezze della scienza,  del mondo del lavoro, dell’ambiente, dell’ecologia, dell’immigrazione, della famiglia, delle istituzioni politiche saranno così affrontate insieme alla ricerca di un senso di marcia, di una direzione, di carte da viaggio, in opposizione allo spaesamento e a tutto ciò che di analgesico questo comporta.

Tenteremo dunque di fissare alcuni tratti che siano riconoscibili, di rintracciare, nell’incertezza, trame di senso sufficientemente stabili da poter essere durevolmente riconosciute con altri e ad altri comunicati.

L’alone di incertezza intorno a noi ci spingerà a trascendere i nostri limiti, a esplorare e viaggiare in mondi più ricchi di fatti e di valori, nello spazio e nel tempo, tra la paura di perdersi e l’appagamento del ritrovarsi, nel riconoscersi in nuovi modi: ritroviamo così il tema dei confini, l’esigenza di spostarsi al di là dei propri ristretti limiti e di connettersi a qualcosa o qualcuno di diverso o di altro.

 

 

Programma:

 

Due incontri straordinari sono dedicati al tema della globalizzazione che, come è noto, sarà l’argomento del Social-Forum europeo previsto a Firenze dal 6 al 10 novembre: lunedì 30 settembre Claudio Martini parlerà del suo ultimo libro “Un nuovo mondo globale. Da New York a San Rossore” (Baldini & Castoldi 2002) che sarà introdotto da Furio Colombo e da Sting. Lunedì 21 ottobre Giorgio Cremaschi, Francuccio Gesualdi, Monica Lanfranco e Marco Revelli discuteranno sulla raccolta di saggi “Un mondo in costruzione. Le idee del movimento globale” (Baldini & Castoldi 2002).

 

9 ottobre 2002 ENZO GOLINO Sottotiro.

Quarantotto stroncature (Pietro Manni, 2002)

Enzo Golino è autore di libri felicemente collocati tra la critica letteraria e  la sociologia della letteratura (da “Tra lucciole e Palazzo. Il mito Pasolini dentro la realtà” - Sellerio, ’95 - fino al libro di prossimo uscita per Rizzoli “A passo di storia”) nonché critico militante attivo su La Repubblica e L’Espresso, ma anche su testate quali Nuovi Argomenti e La Rivista dei Libri. Con questo volume ha portato alla ribalta un genere tra i più discussi, e sempre difficile da esercitare con intelligenza e equità: quello della stroncatura, appunto. Il libro contiene tutte le stroncature che l’autore tenne sulla rivista Millelibri dal 1989 al 1992: quarantotto recensioni che vengono pubblicate insieme alle repliche - spontanee o sollecitate per l’occasione editoriale - di quasi tutti gli scrittori presi di mira che diventano così protagonisti dell’insolito “botta e risposta”. Tocca a loro dunque l’ultima parola e la dicono ciascuno a suo modo: pungente, intelligente, spiritoso, a volte feroce o perfino amichevole.

 

16 ottobre 2002 Vittorio Sermonti Sempreverdi.

Quattordici opere in forma di racconto (Rizzoli, 2002)

In questo libro lo scrittore “spiega al popolo” 14 opere di Verdi. Nella quindicina di pagine dedicate a ciascun titolo, concentra il racconto della trama, l’analisi dei personaggi, la sottolineatura delle bellezze musicali, i riferimenti alla vita o alle lettere di Verdi, gli accenni alle vicende del libretto e alle sue fonti, le notizie sulle prime  esecuzioni e sui cantanti; e sempre con uno stile raffinato e trascinante che accoglie parole e costrutti del libretto per ottenere  effetti umoristici e non di rado francamente comici. Anche questi testi nascono per la lettura ad alta voce e per la radio, come le memorabili “rinarrazioni” dei canti di Dante.

 

21 ottobre 2002 AA.VV. Un altro mondo in costruzione.

Le idee del movimento globale (Baldini e Castoldi, 2002)

Proposta di discussione e al tempo stesso primo bilancio di un discorso già avviato tra le diverse anime della lotta alla globalizzazione neoliberista. C’è tutto e il contrario di tutto in questa Bibbia dei neocontestatori: la cultura d’avanguardia – Internet come modello d’organizzazione, strumento di contro-informazione e arma di lotta – il pacifismo più ambiguo, il realismo più avvertito, l’infantilismo presente nei fenomeni di massa, il tardo-sessantottismo e il cattolicesimo come portatore di cultura universale. Gli ibridi, gli accostamenti audaci, i picchi d’eccellenza e le cadute si riscontrano anche scorrendo la lista degli autori. Fra questi interverranno: Marco Revelli, saggista e docente universitario, Giorgio Cremaschi, segretario della Fiom del Piemonte, Francuccio Gesualdi, allievo della scuola di Barbiana (è il Francuccio di Don Milani), Monica Lanfranco giornalista e scrittrice.

 

23 ottobre 2002 Salvatore Natoli Stare al mondo.

Escursioni nel tempo presente (Feltrinelli, 2002)

Salvatore Natoli è oggi il filosofo italiano più impegnato a aprire i cassetti nei quali sono racchiusi i problemi che rendono l’umanità incerta sul proprio destino per una maggiore consapevolezza di quello che siamo e del mondo in cui viviamo, per “rinunciare a sopravvivere”. Il libro offre una esplorazione del presente, esaminando affetti, istanze della nostra civiltà in un confronto serrato con l’attualità, usando vari strumenti di lettura, prendendo spunto dalla cronaca, da riflessioni estetiche e da analisi di film.

 

 

 

30 ottobre 2002 Cristina Comencini  Matrioska (Feltrinelli, 2002)

La dimestichezza, oltre che con la penna anche con la regia di questa interessante scrittrice, offre un taglio visivo e teatrale al suo nuovo romanzo: una monumentale scultrice sceglie di raccontarsi ad una giovane donna in tante storie diverse di una vita turbolenta, incastonate l’una nell’altra come bambole russe, come matrioske appunto. In questa biografia dell’anima, riaffiora anche il passato dell’intervistatrice che sarà costretta a fare i conti con se stessa, la femminilità e l’istinto creativo. Un romanzo che è anche una riflessione sulla creazione e sulla procreazione.

Liza Ginzburg Desiderava la bufera (Feltrinelli, 2002)

Da un verso di Anna Achmatova viene il titolo del romanzo di esordio della giovane Lisa Ginzburg, nipote di Natalia, la scrittrice, e figlia di Carlo, lo storico di fama internazionale. Alla storia di Anna, la protagonista, leggera nella danza e forte nelle passioni,  si intreccia quella di una coppia sorretta da una fragile armonia, da un equilibrio instabile, fino a quando arriva appunto Anna “robusta e leggera” a scardinare questo presente di delusione e di stanchezza fino a trovare, ciascuno dei tre, una nuova dimensione di esistenza.

 

6 novembre 2002 Edoardo Boncinelli

Genoma: il grande libro dell’uomo (Mondadori, 2001).

Il saggio è dedicato alle nuove scoperte della genetica, a come cambieranno la medicina e la qualità della nostra esistenza, ma anche alle speranze, alle incertezze, alle paure che suscitano i progressi della biologia. L’autore, uno dei maggiori genetisti italiani, biologo molecolare di fama internazionale, in modo chiaro e con prosa efficace, risponde alle grandi aspettative ma anche ai grandi timori provocati dagli enormi passi compiuti dalla ricerca scientifica.

Parleremo anche del suo libro di prossima uscita “Io sono, tu sei: l’identità e la differenza negli uomini e in natura (Mondadori)” dove lo studioso cerca di rispondere agli interrogativi riguardanti la comparsa e l’origine dell’individualità e come questa possa intrecciarsi con la nostra natura biologica e culturale.

 

Lunedì 11 novembre 2002 Lettura-spettacolo di Raul Montanari, Aldo Nove, Tiziano Scarpa: Nelle galassie oggi come oggi. Covers. (Einaudi 2002).

Tre amici, tre scrittori, da quasi due anni, oramai, attraversano l’Italia per proporre nelle librerie, nei teatri, nei centri sociali la loro lettura spettacolo Covers. Hanno preso i loro brani preferiti, da If dei Pink Floyd a Sgt Pepper (Sergent) dei Beatles, da I zembra dei Talking Heads a Computer Love dei Kraftwerk, e li hanno usati come ispirazione per scriverci sopra testi poetici, usando versi che spaziano dagli endecasillabi agli ottonari, dai sonetti alle terzine dantesche. Il risultato quando leggono-interpretano i brani è sorprendente come sorprendente è il successo del libro che raccoglie le loro composizioni, Nelle galassie oggi come oggi, uscito nella “Collezione di poesia” Einaudi, quella nota a tutti semplicemente come “la bianca”: la tiratura iniziale di 3500 copie, già elevata per un libro di poesie, è andata esaurita in due giorni.

 

13 novembre 2002 Eugenio Borgna

L’arcipelago delle emozioni. (Feltrinelli, 2001).

In questo arcipelago l’autore psichiatra di fama internazionale e autore di numerosi saggi e libri, naviga da marinaio esperto reso tale dall’abitudine clinica al contatto, non solo all’ascolto, dei pazienti, ma anche dalla consuetudine con il mondo filosofico, letterario e in particolar modo poetico. Il libro sottolinea la sterilità di una razionalità astratta e rivendica l’importanza fondamentale delle emozioni (la tristezza e il dolore, l’apprensione e la paura, la gioia e la passione) sia come fattore conoscitivo, sia come fattore relazionale.


Mercoledì 20 novembre 2002

La geografia di NICO ORENGO: La curva del latte, L’allodola e il cinghiale, Gli spiccioli di Montale.

Il protagonista ricorrente delle storie di Orengo è la Liguria, una terra di cui lo scrittore tratteggia sempre, libro dopo libro, i caratteri essenziali con mano sicura e decisa ma con segni delicati, in una visione indulgente e affettuosa che offre un complesso di sensazioni perdute di valori, anche di ambiente, da tutelare.

La curva del latte. (Einaudi, 2002). In questa favola mediterranea si affaccia uno straordinario tratto di storia d’Italia sospeso tra i resti del passato naturale e storico e i segni del futuro già cominciato: Latte, nome di un torrente e di un paesino che appartiene da sempre alla geografia dell’autore, è il punto di partenza per un racconto che inizia nel 1957, l’anno in cui la supremazia del mondo sembrava essere sovietica, ma le elezioni le vincevano i democristiani, mentre i distributori di benzina sostituivano i ristoranti, la modernità cominciava a mostrare i suoi lati oscuri e i miasmi chimici coprivano un passato di rose e garofani.

L’allodola e il cinghiale. (Einaudi, 2001). Una delicata favola di iniziazione che è anche un apologo, nel quale si trovano le questioni più attuali del vivere quotidiano: la solitudine, la natura vergine e purtuttavia aggredita. Un rapporto intenso, quanto difficile, tra padre e figlio intrecciato con uno dei problemi ambientali più urgenti del nostro paese.

Gli spiccioli di Montale. Requiem per un uliveto. (Einaudi, 2001). In un elzeviro sul Corriere della Sera, Eugenio Montale scriveva nel 1954 che “Cézanne più volte negò l’elemosina al poeta mendicante Germain Nouveau, seduto sugli scalini del Duomo a Aix-en-Provence”. Da questo episodio nasce il titolo di questo piccolo e incantevole libro che ha per sottotitolo Requiem per un uliveto proprio perché una delle occasioni del racconto è la possibile scomparsa di un campo di ulivi nella zona del confine ligure con la Francia.


27 novembre 2002 - ERMANNO REA

La dismissione. (Rizzoli, 2002)

Dopo circa un secolo di vita l’Ilva, la grande acciaieria di Napoli, è condannata a scomparire e Vincenzo Buonocore, ex operaio diventato tecnico delle Colate Continue, viene invitato a sovrintendere allo smontaggio del “suo” impianto, venduto alla Cina,. Buonocore non si sottrae, decide anzi di buttarsi a corpo morto in questa impresa sino a farne il proprio “capolavoro”, l’appuntamento più importante della sua vita professionale. Farà sicuramente discutere questo romanzo di Rea, uno scrittore dei più concreti e vitali dei nostri giorni, rivelandoci, controcorrente, che un libro di narrativa può ancora scommettere con l’impegno civile e aprire la letteratura alla storia contemporanea. Tra cronaca e finzione ha scritto pagine struggenti di tensione assoluta e di struttura robusta brulicanti di episodi e personaggi divertenti, patetici e dolorosi, tutte calate nell’attualità e nell’incerta condizione psicologica in cui si trova oggi il mondo del lavoro.

 

4 dicembre 2002 - GIOVANNI PETTINATO

Angeli e demoni a Babilonia. Magia e mito nelle antiche civiltà mesopotamiche. (Mondadori, 2002)

L’autore, studioso della "civiltà di Ebla", professore di assirologia a Roma e di eblatologia a Heidelberg, affronta mito e magia nell’antico popolo della Mesopotamia. Stregoni, esorcisti, aruspici, veggenti e divinità inesorabili si mescolano alla gente comune per restituirci aspetti poco noti della più antica civiltà del mondo che portò la magia all'altezza della scienza in quanto magica era la concezione che quei popoli avevano della realtà.

 

Lunedì 9 dicembre 2002 LUISA PASSERINI

Il mito d’Europa. Radici antiche per nuovi simboli (Giunti, 2002)

Il mito di Europa, la principessa fenicia rapita da Zeus in sembianza di toro e dal Dio trasportata sul mare fino a Creta, è stato interpretato in chiave antropologica, letteraria, artistica, psicoanalitica e religiosa. L’autrice intreccia con originalità la riflessione in forma di parole alla visione delle immagini che dalla preistoria ad oggi hanno rappresentato il mito di Europa. I suoi molteplici significati le permettono di elaborare una prospettiva aperta verso rinnovate forme di identità europea, che facciano tesoro della ricchezza simbolica presente nel mito di Europa e del toro attraverso quasi tre millenni di storia.

 

11 dicembre 2002 LAURA PARIANI

Quando Dio ballava il tango (Rizzoli, 2002)

Un racconto epico pieno di fascino, che attraversa tutto un secolo, dove ogni capitolo è intitolato a un nome di donna e introdotto dalla strofa di un tango. Ai due capi del romanzo, che segna un ulteriore approfondimento del mondo poetico di Laura Pariani, troviamo una nonna e una nipote, Venturina nata nel 1922 alla Cascina Malpensata, e Corazòn, nata a Buenos Aires nel 1952. Inizia da Venturina la lunga catena delle donne deluse, abbandonate, ferite, che si dipana lungo le pagine del libro. Sedici donne legate da vincoli di parentela che si passano la fiaccola della testimonianza. E’ proprio attraverso il sapiente montaggio dei loro racconti che l’autrice rende percepibile al lettore la storia dell’emigrazione italiana in Argentina, la grande varietà geografica del paese e la brusca repentinità dei sommovimenti sociali e politici, che l’hanno attraversata fino alla crisi economica dei nostri giorni che sembra capovolgere gli antichi rapporti: adesso è l’Italia che per i figli degli emigranti assume i contorni della mitica ‘Merica.

 

18 dicembre ERRI DE LUCA

Opera sull’acqua e altre poesie (Einaudi, 2002)

Anche se la misura del verso era da tempo presente nella pagina di De Luca, ha suscitato sorpresa vedere un romanziere, tra i più affermati e considerati nel nostro panorama letterario, cimentarsi con la poesia. Ma è lo stesso De Luca, nella sua lapidaria premessa al volume, a darne ragione, affermando che “a cinquant’anni un uomo sente di doversi staccare dalla terraferma e andarsene al largo”. L’immagine individua la pericolosità e le difficoltà che, a chi è poco avvezzo, nasconde l’alto mare aperto della poesia e si mostra in sintonia con l’oggetto simbolico dominante l’intera raccolta: l’acqua. Qui ci appare come elemento primordiale, oppure spinta nei suoi possibili incroci con l’attualità più tragica o con l’autobiografia che la coinvolge suo malgrado: insanguinata dai morti di terribili tragedie umane (Vajont) o nei fiumi della martoriata Jugoslavia, vista da De Luca ai tempi del recente conflitto balcanico.

 

8 gennaio 2003 ALBERTO ASOR ROSA

L’alba di un mondo nuovo (Einaudi, 2002)

L’autore,  uno dei più accreditati storici e critici letterari,  per la prima volta si misura con una forma narrativa diretta e decide di lasciare riaffiorare alla scrittura la  memoria lontana della propria infanzia. Così ci troviamo a leggere la storia di un bambino che inizia ad andare a scuola verso la fine degli anni Trenta ed è ormai un ragazzino quando il libro finisce nel maggio del ’45. E leggiamo la storia dell’Italia che in quel giro di anni vive avvenimenti politici decisivi.  Una narrazione privata e pubblica insieme nel senso che è una storia condivisa da tanti ed è comune a più di una generazione. Un libro, struggente e tenero, ironico e disperato sulla memoria e sul ricordo, sul passato e sul presente il quale è un tempo che continua a contenere le immagini e le emozioni di ciò che si è vissuto.

 

 Lunedì 13 gennaio 2003 ALESSANDRO PARRONCHI

Quel che resta de giorno (Le Càriti Editore, 2001). Renzo Cassigoli Conversando con Alessandro Parronchi (Ed. Polistamapa, 2001).

Dopo le composizioni (più di cinquecento) presenti nella recente antologia (Le poesie, Firenze Polistampa, 2000) la generosa vitalità del novantenne poeta fiorentino, fra i più giustamente celebrati del Novecento, ci offre ancora delle poesie raccolte attorno all’ineffabile verso di copertina. Una cinquantina di pagine che sono propriamente una concentrata e radiante summa delle tensioni etico-estetiche di Parrochi: vita, tenerezza, occhio memore delle crudeltà e delle guerre (non a caso il  murale di  Venturino Venturi  a Castelnuovo apre la serie) e l’ attenzione acutissima al normale passo del vivere, alla trama della memoria e del  presente. Un’ importante ulteriore occasione, di ripercorrere, anche attraverso l’aiuto delle conversazioni con Renzo Cassigoli, questo complesso personaggio -  egregio critico e storico dell’arte, determinato docente di saldo stampo umanistico, per generazioni di giovani e fine traduttore - dalla sua lontana alba poetica datata Anni Trenta, a “quel che resta del giorno” del suo, e del nostro giorno.

 

15 gennaio 2002 ANDREA CAMILLERI – SAVERIO LODATO

La linea della palma. Saverio Lodato fa raccontare Andrea Camilleri.

(Rizzoli, 2002)

Non è la prima volta che Camilleri si racconta: adesso oltre a ripercorrere le tappe della sua autobiografia - l’infanzia siciliana, gli anni della guerra, i primi approcci alla scrittura letteraria, la sua esperienza come autore di televisione e di teatro fino al tardivo ed eccezionale successo come narratore -  mostra anche un tratto più amaro e pungente. Ed anche polemico. In una sorta di visione globale dei suoi convincimenti politici riguardo a momenti cruciali della società italiana. Lo scrittore si impegna a fermare il confine sempre più incerto tra legalità e illegalità che occupa oramai gran parte della penisola e si allarga anche in Europa, il confine della palma appunto – citazione tratta da Leonardo Sciascia – metafora di una certa mentalità paramafiosa sempre più dilagante.

 

20 gennaio 2003 ADRIANO SOFRI

Altri Hotel. Il mondo visto da dentro 1997-2002 (Mondadori 2002).

Il libro raccoglie gli articoli, rivisti dall’autore, scritti per Panorama, Il Foglio, La Repubblica, Diario, Noi Donne, fra il 1997 e la fine di maggio del 2002: cinque anni di accadimenti, personaggi e polemiche. Riflessioni di un detenuto che fa tesoro, nella scrittura, del tempo impiegato a indagare le profondità del proprio io  e la realtà del mondo. In questa si dimostra lucido testimone dei fatti, rispetto ai quali si pone spesso in senso critico prendendo posizione a volte controcorrente ma seguendo sempre un suo percorso di coerenza. Nella profondità che pervade tutto il libro c’è una leggerezza che si rispecchia anche nella scelta del titolo, nata dall’osservazione dei cartelli stradali. Mi piacciono - dice  Sofri – quelli misteriosamente aperti “Altri hotel”, “Tutte le direzioni”.

 

22 gennaio 2003 ANGELO BOLAFFI –GIACOMO MARRAMAO

Frammento e sistema. Il conflitto-mondo da Sarajevo a Manhattan (Donzelli, 2001)

Sul limite della nuova epoca globale, caratterizzata dal dominio tecnologico e dall’eclissi delle certezze dell’etica e della politica tradizionali, due filosofi, legati da una comune appartenenza generazionale si sono messi uno di fronte all’altro per discutere del nostro tempo, della confusa “gestazione e transizione verso una nuova epoca” di cui ci appaiono incerti e ogni giorno più inquietanti i contorni. Cominciano a discuterne dopo le giornate del G8 di Genova e, nel pieno del dibattito, vengono colti dalla tragedia che si è consumata l’11 settembre a Manhattan. Da questa comune riflessione è venuto fuori un libro di nemmeno duecento pagine che spazia fra filosofia e politica lungo il filo rosso della natura, del carattere e delle prospettive della modernità.

 

29 gennaio 2003 MICHELE SERRA

Cerimonie (Feltrinelli, 2002)

Dodici racconti, costruiti alternando satira e fiction, sigillati insieme dall’idea che le “cerimonie”, sia pure  minime e modeste, possano offrire la bussola per ricominciare dopo il collasso delle “grandi idee” che per molto tempo hanno tenuto insieme il mondo: riti collettivi e individuali, metaforici e conviviali, che spaziano a trecentosessanta gradi dal funerale al cocktail. Una raccolta di momenti, di fatti e avvenimenti che danno il senso frammentato di una vita che fatica a ritrovare un filo conduttore. Cerimonie, appunto, nuove imprevedibili aggregazioni di sentimenti, forse nuove identità per gli abitanti del terzo millennio.

 

5 febbraio 2003 UMBERTO CURI

Filosofia del Don Giovanni. Alle origini di un mito moderno

(Bruno Mondadori, 2002)

L’autore, docente di storia  della filosofia all’Università di Padova, indaga con amplissimo orizzonte di informazioni e riferimenti, i motivi del fascino di Don Giovanni, il più grande mito moderno, al quale sono dedicate, oltre a una sterminata bibliografia, versioni teatrali, musicali, cinematografiche come a nessun’altro.

Il saggio rilegge il copione secolare affidato  a Don Giovanni offrendo una affascinante ricostruzione critica che sostituisce all’immagine familiare, e quindi rassicurante, del seduttore impenitente, una figura incomparabilmente più complessa e dunque anche più sfuggente: un polo di energia distruttiva, nemico di ogni convivenza sociale, negatore  di ogni trascendenza e  “agape” che pacifichi l’umano col divino.

 

12 febbraio 2003 – ANDREA CARANDINI

Archeologia del mito. Emozione e ragione fra primitivi e moderni. (Einaudi, 2002)

Il grande archeologo ha deciso di scavare nei miti con un’avvincente line di ricerca:  riflettere sul mito, oggi, significa, da un lato interrogarsi sul nostro bisogno di comprenderlo, e, dall’altro, sapersi situare nel contesto culturale cui si appartiene e a cui ci si rivolge. Il libro è ripartito in tre aree di lavori. Una prima parte che tratta la storia degli studi sul mito dalle origini ad oggi, una parte centrale in cui si esplora come “caso empirico” la fondazione di Roma e il mito di Romolo:  e una terza dedicata ai processi di mitizzazione contemporanea, tra cui sono discussi il nazismo, il comunismo, lo scontro ideologico tra l'Islam fondamentalista e l'Occidente.


19 febbraio 2003 – MELANIA MAZZUCCO

Vita (Rizzoli, 2002)

New York, 1903: nella città delle occasioni,approdano da un minuscolo paese sul Garigliano, in provincia di Caserta, due ragazzini di dodici e nove anni.

Tra fame, angherie e le prepotenze della mafia e di un padre possessivo, scoprono insieme la morte e l'alfabeto, le tentazioni, il sesso, l'amore, il tradimento e la fedeltà. Nei dieci anni successivi, insieme passano da un lavoro all'altro, sempre convinti di progredire verso la felicità che, come riconosce la costituzione degli Stati Uniti d'America, è un diritto. Vita, picaresco e fantastico come un romanzo non è solo un romanzo. I due ragazzini sono realmente esistiti, come le decine di personaggi che animano questa storia, rigorosamente documentati dall’autrice.

 

Lunedì 24 febbraio 2003 –  GIORGIO LUTI

Memoria del Novecento. (Franco Cesati Editore, 2002) – Letteratura e rivoluzioni Saggi su Alfieri, Foscolo, Leopardi. (Edizioni Polistampa, 2002) - Ricordanze. (Pietro Chegai Editore, 2002).

Il ritratto di uno dei protagonisti della critica del Novecento in Italia, attraverso tre libri che ripercorrono il suo incontro con i momenti culturali, i personaggi e i grandi eventi storici che sono stati punti di riferimento indispensabili al percorso letterario del nostro paese legandolo ad una più vasta prospettiva europea.

 

26 febbraio  2003 – LUCIANO CANFORA

Noi e gli antichi – (Rizzoli, 2002)

Avvertiamo il costante bisogno di ritornare sul passato perché "nuove epoche e nuove  temperie culturali impongono nuove domande", e la storia classica - pur così remota -  finisce per rivelare qualcosa di nuovo non solo sul mondo antico ma sul nostro. Riflettere su ciò che ci unisce e ciò che ci divide dagli antichi per capire la nostra cultura e noi stessi è l’intenzione di questo libro bello e originale. L'autore, docente di filologia classica all'Università di Bari, antichista sottile e studioso abituato all’efficace divulgazione, dimostra la tesi che lo studio dei greci e dei romani non solo aiuta a capire la società contemporanea ma giova (e molto) all’intelligenza, attraverso una lunga cavalcata nel pensiero antico e le sue relazioni con i periodi e le concezioni della cultura posteriore. Il libro si conclude con una sezione, non priva di spunti polemici, dedicata all’attuale statuto scolastico della cultura classica.

 

5 marzo 2003 - GIULIANO DA EMPOLI

Overdose. La società dell’informazione eccessiva. (Marsilio, 2002)

Questo saggio analizza la società dell’informazione eccessiva tracciando il quadro delle cause e, soprattutto, delle conseguenze dell’overdose cognitiva, i danni individuali e sociali riconducibili all’eccesso delle informazioni che ci affligge. Il giovane sociologo, che sei anni fa, appena ventitreenne, ci raccontò l’altra faccia della sua generazione con Un grande futuro dietro di noi , ci offre ora un libro “scritto con passione e che si legge con sbigottito interesse”, dal quale emerge un mondo drogato, incerto, impaurito, arreso alla cultura dominante. Fra le difese possibili, un processo costante di selezione e sottrazione e un diritto alla disconnessione, a “staccare la spina”, negarsi ad Internet, spegnere la TV e cellulare.

Ma il cittadino medio della società dell’eccesso teme di essere escluso dal ciclo produttivo se si concede questa reazione: non a caso Bill Gates, apostolo massimo dell’informatica, ogni sei mesi per due settimane sceglie di isolarsi nella sua casa per ragionare sul senso delle cose.

 

12 marzo 2003 - ERALDO AFFINATI

Un teologo contro Hitler. Sulle tracce di Dietrich Bonhoeffer (Mondadori, 2002)

Uno dei massimi teologi del Novecento, pastore evangelico, contro ogni incertezza, decise di combattere e di agire, disse di sì alla responsabilità di essere cristiano e non ebbe dubbi sul dover compromettersi partecipando in prima persona nel 1943 all’attentato contro Hitler. Nella bellissima biografia di questo personaggio, Affinati si conferma nell’alto e intenso profilo di narratore che cerca nella memoria le impronte del presente. Come già aveva sperimentato in “Campo del sangue”, doloroso viaggio ad Auschwitz compiuto in parte a piedi, lo scrittore sente il bisogno di toccare con mano i luoghi che hanno segnato, in brevi anni, la lunga via crucis del suo personaggio. Per meglio metterne a fuoco l’itinerario spirituale, è stato con lui dal grigiore plumbeo di Berlino Est, in Italia, in Austria, in Polonia, in Baviera fino a New York, ripercorsa un mese dopo la tragedia delle Twin Towers poggiando i piedi proprio sulle “briciole di vetro in terra”.

 

19 marzo 2003 - AA.VV.

Gerusalemme. Il sacro e il politico. A cura di FAROUK MARDAM BEY ed ELIAS SANBAR. (Bollati Boringhieri, 2002)

La “memoria divisa” sugli stessi fatti storici, sempre più accentuata negli ultimi anni, si misura con grande chiarezza restringendo il campo di analisi sulla città “tre volte santa”, concentrato delle ragioni di un conflitto apparentemente senza soluzioni. Il volume è un’occasione per ripensare a Gerusalemme e alle ragioni storiche che oggi vengono avanzate per legittimare l’una o l’altra soluzione politica della guerra in corso: uscito in Francia nel 2000 a cura di due studiosi che operano entrambi nell’orbita della prestigiosa “Revue d’études palestiniennes” e della saggistica di Actes Sud, raccoglie gli interventi di oltre una decina di storici e ricercatori specializzati di provata fama internazionale. L’attenzione dei vari autori – che professano un punto di vista filopalestinese,  ma caratterizzato da un tono più storico-scientifico che politico e militante - si rivolge alla storia remota della città e al significato spirituale che essa ha avuto nella cultura di tutti i popoli d’Europa e Medio Oriente per arrivare fino ai nostri giorni . Una lettura suggestiva che sottolinea la vocazione universale e plurale di questa città vista fin dalle sue origini in una sorta di realtà cosmopolitica, multietinica e multiculturale nella quale le tre religioni hanno convissuto per lunghi periodi in armonia.


26 marzo 2003 - FRANCESCA SANVITALE

La costruzione (titolo provvisorio) (Einaudi, 2002)

Un uomo di molti equivoci passati,senza coscienza e senza memoria storica,viene in contatto con il raro archivio di un condominio che racconta una microstoria italiana dagli anni '20 in poi. Di qui nasce in lui una appassionata curiosità verso il passato e s'intrecciano nuovi e vecchi fatti, personaggi e cambiamenti.

 

2 aprile 2003 - ELISABETTA FORNI

La città di Batman. Bambini, conflitti, sicurezza urbana. (Bollati Boringhieri, 2002)

Il saggio di Elisabetta Forni, docente di Sociologia urbana e dell’ambiente al Politecnico di Torino, è un libro duro e provocatorio ma anche ottimista e propositivo, nato da una ricerca svolta in un quartiere centrale e nella periferia di Torino. Denuncia il malessere dei piccoli cittadini di oggi, prigionieri di uno spazio urbano costruito per le esigenze degli adulti, e ne trova conferma nelle loro testimonianze orali, scritte, fotografiche, disegnate.  Nello stesso tempo cerca anche di offrire proposte concrete, non solo riferendosi alla convenzione internazionale dei Diritti dell’infanzia del 1989 e agli esperimenti riusciti, oramai abbastanza comuni, nel Nord Europa, ma concedendo agli stessi interessati la possibilità di dare suggerimenti in proposito: suggerimenti semplici ma spesso assai intelligenti e puntuali.

 

9 aprile 2003 - FRANCO CARDINI

In Terrasanta. Pellegrini italiani tra Medioevo e prima età moderna.

(Il Mulino, 2002)

Un grande affresco sul pellegrinaggio dalla penisola italica ai Luoghi Santi, nel periodo compreso fra il Medioevo e la conquista ottomana di Gerusalemme nel 1516. In questo libro, pieno di fatti e di pensieri, allo stesso tempo specialistico e affascinante come un romanzo di avventure, il medioevalista fiorentino si addentra  con benevola indulgenza e sottile ironia in una materia sospesa tra il senso del divino e una ben più prosaica realtà. Popolani, religiosi, nobili, cavalieri, pregiudicati, mercanti, guerrieri, trafficanti, ingenui e furbastri,  si mescolano in un movimento senza sosta dall’Italia al vicino Oriente.

 

16 aprile 2003 - Serata giallo-noir: MARCELLO FOIS Piccole storie nere. (Einaudi, 2002) Considerato tra i massimi esponenti del noir italiano è nato a Nuoro ma vive e lavora a Bologna: i casi che il commissario Giacomo Curreli, costretto a rimbalzare su e giù per l’Italia, deve risolvere, questa volta sembrano pensati da un demiurgo in vena di scherzi: partono che sembrano veri, ma deragliano in direzioni impensate. L’elemento fantastico o soprannaturale piove all’improvviso dentro la realtà e la spiazza. CARLO LUCARELLI Falange Armata (Einaudi, 2002) Portabandiera del nuovo thriller italiano, torna un Lucarelli del 1993 con l’impavido sovrintendente Coliandro e il suo modo scanzonato e spavaldo, temerario e sbadato, di irrompere sulla scena. In una Bologna scossa da fremiti di ogni genere, si imbatte in un molto verosimile complotto eversivo neonazista al quale purtroppo sembra credere solo lui e Nikita, ragazza ribelle e priva di pregiudizi.  SIMONA VINCI Come prima delle madri (Einaudi, 2002) Nella vita di un ragazzino di tredici anni entrano all’improvviso l’abbandono, la morte e l’ombra della colpa. Due delitti mai risolti, la scoperta del sesso e del male che si annida davvero troppo vicino.

 

23 aprile 2003 - PAOLO DI STEFANO

La famiglia in bilico. Un reportage italiano. Prefazione di Ariano Sofri.

(Feltrinelli, 2002)

Questo libro inchiesta è scaturito da un fatto di sangue che ha scosso l’Italia intera , costringendola a interrogarsi finalmente su se stessa e non astrattamente, ma in quello che è il suo scrigno più privato e quotidiano, la famiglia.  L’autore, con la capacità di osservazione del reporter e lo stile del romanziere di rango, ha attraversato l’intera penisola per consegnarci dieci fotografie di altrettante famiglie italiane di oggi, tutte con figli adolescenti, del nord, del centro e del sud, diverse per censo e per estrazione sociale. Parlano genitori e figli spesso con la stessa incertezza, lo stesso smarrimento, la stessa mancanza di vitalità che ha finito per togliere qualsiasi contrasto fra le diverse generazioni, mentre gli oggetti della loro vita quotidiana sono disposti spesso come un semplice e squallido contorno di un televisore molte volte lasciato acceso tutto il giorno per colmare un silenzio che rischierebbe di essere opprimente.

 

30 aprile 2003 MAURIZIO BETTINI – OMAR CALABRESE

BizzarraMente. Eccentrici e stravaganti dal mondo antico alla modernità.

(Feltrinelli, 2002)

Un docente di filologia classica, Maurizio Bettini, e uno di semiotica Omar Calabrese, si sono messi assieme per scrivere a quattro mani una galleria di ritratti di personaggi “eccentrici e stravaganti dal mondo antico alla modernità” come recita il sottotitolo del libro. Tutti bizzarri, cioè persone che hanno adottato nella loro vita un comportamento anomalo, che non solo rifugge dalle regole solitamente condivise ma che ne sovvertono addirittura il significato mettendone in dubbio la tenuta. Il risultato è sorridente e colto, tradotto in un piano quasi narrativo di episodi e racconti dove storie e invenzioni sono raccolte per generi e tipologie in una sorta di catalogo universale della bizzarria.

 

7 maggio 2003 – AA.VV. Scrittrici d'Italia.

50 racconti del Novecento, a cura e con un saggio introduttivo di Margherita Ghilardi. (Le Lettere, 2003): da Ada Negri a Sibilla Aleramo, da Anna Banti a Liala, da Maria Bellonci a Elsa Morante, fino alle narratrici delle ultime generazioni, un secolo visto dalla letteratura secondo una prospettiva diversa, il cammino delle donne raccontato dalle signore della scrittura.


14 maggio 2003 - LUDOVICA RIPA DI MEANA

Kouros. Tragedia. (Nino Aragno, 2002)

Il libro, un testo teatrale in versi, è intitolato Kouros dal nome delle statue funerarie greche e reca sulla copertina l’immagine di una di queste statue, bellissimi giovani di marmo che camminano verso l’Ade nel museo di Atene. E’ una tragedia attinta dalla tradizione greca e trasportata nella modernità con un punto fermo: ieri come oggi l’ineluttabilità del fato non salva e non condanna. Si compie e basta.  Nella sua opera, la scrittrice romana, mette in scena il rampollo di un’importante dinastia milanese che scopre di voler essere omossessuale  e applica al protagonista l’archetipo di sempre  modellandolo sul presente.

 

21 maggio 2003 - AA.VV.

Patrie impure. Italia, autoritratto a più voci, a cura di Benedetta Centovalli. (Rizzoli, 2003)

Un'antologia-manifesto di "Sintonie" - sul tema sempre più forte e urgente della patria - che raccoglie interventi, inediti o testimonianze, di maestri della narrazione, della poesia Bilenchi, D'Arrigo, Meneghello, Zanzotto…) e della critica (Baldacci, Corti, Ferroni, Fofi, Golino, La Capria…); di scrittori e critici emergenti (Ballestra, Carraro, Colasanti, Ferracuti, Mazzucco, Pariani, Permunian, Picca, Severini, Voltolini; insieme a Benedetti-Moresco, La Porta, Manica, Trevi); storie a fumetti.

Il libro interroga la nostra specificità culturale soprattutto ma non solo dal punto di vista della letteratura e da quello delle nuove generazioni. Mette ancora in gioco la scrittura sul terreno dell'impegno e delle istanze civili. Fa il punto sull'attuale situazione culturale e su che cosa chiediamo alla letteratura.