Leggere per non dimenticare - Anna Benedetti

Claudio Magris (Trieste, 1939) è docente di letteratura tedesca all’università di Trieste e collabora al “Corriere della Sera”. Presso Garzanti ha pubblicato Itaca e oltre (1982), Danubio (1986), Illazioni su una sciabola (1984), Dietro le parole (1988), Stadelmann (1988), Un altro mare (1991), Microcosmi (1997, Premio Strega) e Utopia e disincanto (1999), La mostra (Garzanti, 2001). Ha inoltre pubblicato Il mito asburgico (Einaudi, 1963), Lontano da dove (Einaudi, 1971), L’anello di Clarisse (Einaudi, 1984),

Ernestina Pellegrini Insegna Letterature Comparate all'Università di Firenze ed è Presidente dell'Associazione "Archivio per la memoria e la scrittura delle donne". Ha pubblicato studi sulla letteratura triestina Trieste dentro Trieste (Vallecchi 1985); La Trieste di carta (Lubrina, 1987); Le città interiori (Moretti e Vitali 1985). Tra i suoi scritti si ricordano :  tre recenti monografie: su Luigi Meneghello (Nel paese di Meneghello, Moretti e Vitali 1992), Claudio Magris (Epica sull'acqua Moretti e Vitali 1997) e Arturo Loria (La riserva ebraica, Diabasis 1999). Ha scritto inoltre Necropoli immaginarie. Le immagini della morte in Balzac, Flaubert, Zola, Dickens, Dostojevskij e Tolstoj, Le lettere 1996). Ha curato insieme a Beatrice Biagioli (2001)  il volume Rina Sara Virgillito. Poetica, testi inediti, inventario delle carte. Edizioni di storia e letteratura 2001). Le spietate. Eros e violenza nella letteratura femminile del Novecento (Avagliano editore, 2004)