Gian Luigi
Beccaria è nato a Costigliole Saluzzo, ha studiato a Mondovì, dove ha
conseguito la Maturità classica al Liceo G.B. Beccaria, si è laureato in
glottologia a Torino, con Benvenuto Terracini. Ha insegnato dal 1960 al 1963
all'Università di Salamanca, dal 1970 è professore ordinario di
"Storia della lingua italiana" all'Università di Torino. Ha
pubblicato numerosi volumi dedicati alla lingua italiana antica e moderna:
momenti e aspetti nel Settecento italiano, rapporti linguistici
Italia-Spagna nel Cinque e Seicento, prosa e poesia del Novecento,
letteratura e dialetto, linguaggi settoriali dell'italiano contemporaneo,
linguistica generale, tradizioni popolari piemontesi. E' redattore del
mensile "L'Indice", della rivista "Sigma", della rivista
"Lingua e stile", e collaboratore de "La Stampa". E'
socio dell'Accademia della Crusca, e dell'Accademia delle Scienze di Torino.
Fra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo Sicuterat.
Il latino di chi non lo sa:
Bibbia e liturgia nell’italiano e nei dialetti (Garzanti,
1999); I nomi del mondo.
Santi, demoni, folletti e le parole perdute. Nuova edizione riveduta
(Einaudi 2000).
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Federico Faloppa
(Cuneo, 1972) si è laureato con Gian Luigi Beccaria con una tesi, Lessico
e alterità: la formulazione del diverso, pubblicata nel 2000. Svolge
l’attività di ricerca presso il Dipartimento d’Italiano della Royal
Halloway, ha insegnato all’Università di Granada e allo University
College di Londra ed è “visting lecturer” di Linguistica Italiana
presso l’Università di Brimingham. Ha pubblicato diversi articoli sulla
formazione lessicale e storica dell’alterità e sul razzismo linguistico
Contemporanea di Asti, e per l’Ambasciata locale per la democrazia di
Zavidovici (Bosnia). Collabora dall’Inghilterra con il settimanale
“Carta”.
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