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Direzione Urbanistica


PIANO CARBURANTI

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

1 - Introduzione e quadro generale di riferimento

Con Delibera della G.M. n. 2338 del 7.6.94 veniva costituito un gruppo operativo al fine di procedere ad una proposta di aggiornamento del Piano Carburanti, approvato con Deliberazione Comunale del 16.3.87 n. 254 e modificato dal nuovo P.R.G. adottato nel luglio ‘93; il lavoro doveva effettuarsi attraverso le seguenti fasi:

  1. analisi degli impianti esistenti, verifica urbanistica e di conformità tra "Piano Carburanti ‘87" e P.R.G. adottato con Delibera C.C. n. 604/93;
  2. aggiornamento del "Piano Carburanti ‘87" rispetto alla normativa regionale vigente, al nuovo Codice della Strada e al P.R.G., mediante individuazione di eventuali nuove aree da inserire nello Strumento Urbanistico generale comunale e la revisione delle Norme Tecniche di Attuazione, tenuto conto delle osservazioni presentate al P.R.G. ‘93.

Nella prima fase il gruppo operativo ha svolto principalmente un lavoro di analisi e ricognizione puntuale degli impianti di distribuzione carburanti esistenti sul territorio, sia sotto il profilo della compatibilità con le destinazioni degli Strumenti Urbanistici comunali che sotto l’aspetto dell’idoneità rispetto al nuovo Codice della Strada (D.Lgs. 285/92 e D.P.R. di attuazione) nonché rispetto alle interferenze con le linee del trasporto urbano A.T.A.F., considerando inoltre gli aspetti legati all’attività commerciale (erogato medio annuo e scadenza concessioni).

Alla fine di questa analisi è stato redatto un primo rapporto intermedio consegnato all’Amministrazione Comunale nel febbraio ‘96 nel quale venivano avanzate proposte circa la conferma (con le eventuali condizioni) o la dismissione degli impianti esistenti.

In questa prima fase, a seguito dell’adozione del nuovo P.R.G. ‘93 che, pur non avendo aggiornata l’analisi di settore sulla rete comunale di distribuzione carburanti, operava un considerevole ridimensionamento delle aree e degli impianti esistenti (eliminando fra l’altro tutte le localizzazioni dei chioschi su sede stradale), ignorando a livello di disciplina normativa la specifica norma di attuazione del P.R.G. approvata con la Del. C.C. n. 254/87. Sulla base delle indicazioni del Gruppo operativo, l’Amministrazione Comunale ha provveduto a proporre in sede di controdeduzioni alle osservazioni al P.R.G. ‘93, alcune immediate correzioni ed integrazioni sia cartografiche che normative.

In sostanza con la Del. C.C. n. 2169 del 17.6.96 di controdeduzioni alle osservazioni al P.R.G. ‘93, trasmessa poi il 2.7.96 alla Regione Toscana con gli atti del nuovo P.R.G. per la definitiva approvazione, è stata avanzata una proposta "tampone" volta a salvaguardare i contenuti del "Piano Carburanti ‘87", ove compatibile con le nuove previsioni del P.R.G. ‘93 e con le norme del "Nuovo Codice della Strada".

Quanto sopra, che è stato proposto in attesa di sviluppare organicamente e di concludere lo studio di settore per la ridefinizione del nuovo "Piano Carburanti" comunale, è stato in linea generale accolto dalla Regione Toscana in sede di approvazione del nuovo P.R.G. con D.C.R. n. 385/97.

Nella seconda fase, terminata nel dicembre ‘96 con la presentazione all’Amministrazione Comunale del secondo rapporto intermedio, sono stati approfonditi e sviluppati i seguenti temi:

1 - Normativa regionale in materia di impianti di distribuzione carburanti per uso di autotrazione

In questo ambito (a seguito della consultazione da parte della Regione Toscana in merito alla proposta di legge di modifica alla L.R. 31.10.85 n. 61 e alla proposta di delibera "Piano Regionale in materia di distribuzione stradale di carburante per autotrazione") sono state presentate delle osservazioni concernenti, in particolare, il numero minimo degli impianti da prevedere per il Comune di Firenze. Su questo argomento è stato espresso l’orientamento dell’Amministrazione Comunale volto a ridurre notevolmente il limite minimo proposto dalla Regione (181), ritenendo idonea per Firenze una soglia compresa tra 120 e 140 impianti.
Nella stesura definitiva della "Disciplina regionale in materia di distributori di carburanti", di cui alla Del. C.R. n. 359 del 26.11.96, è stato tenuto conto di queste osservazioni, in quanto il limite minimo fissato per Firenze è stato ridotto a n. 140 impianti (il limite minimo previsto dal precedente "Piano Regionale Carburanti" di cui alla D.C.R. 50/85 era di n. 201 impianti). Il limite massimo fissato dalla stessa D.C.R. 359/96 per Firenze è stato identificato in n. 201 impianti (il limite superiore della D.C.R. 50/85 era di n. 260).
La rilevante riduzione del numero di impianti di carburanti è stata determinata in considerazione dell’esigenza di razionalizzare ed ammodernare gli impianti esistenti, ancora oggi in larga parte riconducibili alla tipologia "chioschi" in sede stradale, che risultano pericolosi ed in contrasto con le norme del nuovo Codice della Strada (D.Lgs. 285/92) e del Regolamento di attuazione e di esecuzioni (D.P.R. 495/92). Tali impianti, del tipo "chioschi", risultano per la maggior parte incompatibili con dette norme, in quanto situati su suolo pubblico e precisamente sulla carreggiata di strade e di viali posti all’interno dei tessuti urbani consolidati e in zone prevalentemente residenziali.

2 - Analisi e proposte di nuove aree da adibire ad impianti per la distribuzione di carburanti

In questo ambito (a seguito della presentazione di numerose proposte da parte delle compagnie petrolifere, delle organizzazioni sindacali dei benzinai e di privati) sono state esaminate le varie ipotesi in modo approfondito dal punto di vista urbanistico, della circolazione stradale e del traffico, nonché degli aspetti commerciali, tenendo conto anche delle localizzazioni del "Piano Carburanti ‘87" non ancora realizzate.
In merito alle analisi suddette, con la presentazione all’Amministrazione Comunale del secondo rapporto intermedio nel dicembre ‘96, venivano formulate alcune proposte di localizzazione delle nuove aree. Su queste proposte è stato consultato il Gruppo operativo di cui alla Del. G.M. n. 2338/94, che ha espresso un orientamento generalmente positivo, indicando la necessità di compiere ulteriori approfondimenti su alcune localizzazioni, e, inoltre, verificare alcune proposte che erano emerse nell’ambito della riunione.
Successivamente, con lettera dell’Assessore all’Urbanistica del 5.2.97, è stata compiuta una consultazione delle compagnie petrolifere e delle organizzazioni sindacali dei benzinai, al fine di consentire, ai soggetti suddetti, di avanzare osservazioni utili all’Amministrazione Comunale, in piena collaborazione.
La consultazione di cui sopra ha effettivamente consentito una prima verifica generale del lavoro svolto, nonché la presentazione di alcune ulteriori proposte di nuove aree e di osservazioni sulle localizzazioni già accolte, sulla base delle quali, è stato possibile effettuare una prima correzione ed integrazione alle proposte avanzate dal Gruppo operativo.
 

A seguito della definizione del nuovo quadro normativo regionale in materia di distribuzione stradale di carburanti per autotrazione (con le modifiche della L.R. 61/85 e con l’approvazione del nuovo Piano Regionale Carburanti di cui alla Del. C.R. n. 359/96), nonché dell’entrata in vigore del nuovo P.R.G. comunale (con l’approvazione di cui alla Del. C.R. n. 385 del 2.12.97 con stralci, prescrizioni, raccomandazioni ed inviti e conseguente Del. C.C. n. 141 del 9.2.98 di presa d’atto comunale, pubblicata sul B.U.R.T. n. 3 del 21.1.98) e dell’emanazione del Decreto Legislativo 11 febbraio 1998 n. 32 (concernente la razionalizzazione del sistema di distribuzione dei carburanti a livello nazionale), si è reso necessario sviluppare una terza fase - conclusiva - dell’elaborazione del nuovo Piano Carburanti comunale.

Questa terza fase ha avuto avvio a seguito dell’Ordinanza del Sindaco n. 7940/97 (con la quale si modificava ed integrava il Gruppo operativo precedente per la redazione del nuovo Piano Carburanti) e si è conclusa nel giugno ‘98.

In questa parte conclusiva si è provveduto a svolgere quanto segue:

  1. Aggiornamento dell’analisi relativa agli impianti esistenti sull’intero territorio comunale, mediante una ricognizione puntuale operata attraverso sopralluogo e verifica sulla base dei dati raccolti (documentazione fotografica, rilievo dei casi difformi dalle previsioni di P.R.G., individuazione delle caratteristiche ed esatta ubicazione dei singoli impianti, stato di attività dell’esercizio, volturazioni di compagnia, etc.).
  2. Riorganizzazione e stesura della documentazione definitiva relativa al nuovo Piano Carburanti, che contiene anche l’aggiornamento dei dati relativi al traffico Ataf, la valutazione di compatibilità dell’impianto con il sito e di pericolosità rispetto al Codice della Strada (D.Lgs. 285/92), la variazione degli aspetti legati all’attività commerciale (erogato medio e scadenza concessioni), la classificazione degli impianti e collocazione all’interno delle zone omogenee (ai sensi della D.C.R. 359/96) e le proposte di adeguamento relative agli impianti confermati, nonché la destinazione di P.R.G. vigente per ogni singolo impianto.
I dati sono stati ordinati attraverso un data base, un programma di archiviazione di testo e immagini che permette di richiamare, consultare, confrontare e aggiornare le informazioni.
  1. Sulla base dell’aggiornamento e completamento delle analisi compiute nella terza fase, è stato possibile giungere alla proposta definitiva in merito agli impianti esistenti, agli impianti dismessi e alle nuove aree per la distribuzione carburanti, mantenendo come parametro di riferimento per il dimensionamento della rete di distribuzione carburanti la soglia minima di 140 impianti prevista dalla D.C.R. 359/96 per Firenze; è stata inoltre elaborata una specifica normativa di attuazione del Piano Carburanti ‘98.
Una valutazione particolare è stata condotta sulla questione degli impianti di distribuzione metano per autotrazione, tenendo conto della disciplina specifica di cui alla D.C.R. 359/96 (che non consente di computare tali impianti agli effetti del numero minimo e massimo di impianti previsto dal Piano Regionale per ciascun Comune) e delle indicazioni fornite dal Gruppo Operativo Energia del Comune di Firenze.
 
Al fine di rendere operative e pienamente efficaci sul piano urbanistico-edilizio le indicazioni del Piano di Settore Carburanti ‘98, si rende necessaria la redazione di specifica variante al P.R.G. e la sua approvazione ai sensi dell’art. 40, comma 2 lettera f della Legge Regionale 16 gennaio 1995 n. 5 "Norme per il governo del territorio", in quanto trattasi di varianti previste dalla L.R. 31.10.85 n. 61 necessarie per l’attuazione del Piano Regionale per gli impianti di distribuzione carburanti.