BIBLIOTECA COMUNALE CENTRALE

 

LASCITO DAVIDSOHN

La biblioteca

 
La parte più importante di quello che viene chiamato Lascito Davidsohn è rappresentata dalla Biblioteca dello storico, che la vedova Philippine Collot Davidsohn, donò al Comune di Firenze nel 1945. Purtroppo truppe tedesche prima e alleate poi,si erano succedute l’anno precedente nella residenza dei Davidsohn, spostando e distruggendo gran parte del mobilio e anche i libri subirono in parte questa sorte. Vennero poi gli anni di custodia da parte del Comune di Firenze, con i relativi traslochi e sistemazioni provvisorie fino alla collocazione attuale presso la Biblioteca Comunale Centrale in Via S. Egidio 21. Da non scordare inoltre l’alluvione del 1966.

Oggi, per come è stato possibile ricostruirla, si veda il Catalogo qui pubblicato, la biblioteca consiste in circa un migliaio di volumi e di circa ottocento opuscoli. Molte opere risultano incomplete e anche le riviste presentano delle lacune.

Le opere sono per la maggior parte di carattere storico e quasi sempre di autori tedeschi.Tra le materie più rappresentate :

Storia d’Italia soprattutto del periodo comunale.
Storia fiorentina e di altre città toscane
Storia del Sacro Romano Impero
Storia germanica
Storia della Chiesa
Storia dell’economia comunale
Storia dell’arte
Opere su Dante Alighieri
Opere giuridiche
Cultura e arte greca e latina
Per un più completo esame delle materie si veda comunque l’indice dei soggetti allegato al catalogo.

La gran parte delle opere ha una data di pubblicazione compresa tra il 1890 e il 1930. Ma al di là dell’intrinseco valore bibliografico dei documenti la biblioteca ci documenta ancora oggi perfettamente la molteplicità degli interessi del grande storico nonché la ricchezza dei suoi contatti con il mondo culturale fiorentino ed europeo. Le prime edizioni originali di opere di autori del calibro di Warburg o Panofsky e le numerose dediche manoscritte su opuscoli e volumi ne restituiscono una indiretta ma tangibile testimonianza.