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Bilancio del Comune di Firenze
Anno 1998


RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA
Parte I.

2.1 LE RISORSE FINANZIARIE
  1. Le entrate correnti
  2. Le risorse per gli investimenti


 

LE ENTRATE CORRENTI
 

Come già accennato nelle premesse relative agli obiettivi della politica di bilancio, negli ultimi tempi si va assistendo ad un progressivo accentuarsi di quella che viene definita autonomia finanziaria dei Comuni.

Questo fenomeno, se da un lato presenta innegabili elementi positivi, avviene in un contesto legislativo che risulta ancora in via di definizione e che è sospinto dalla evoluzione del contesto economico nazionale.

L’approvazione del decreto legislativo n. 446 del 15/12/97, di attuazione delle deleghe relative alla riforma fiscale previste dalla Legge n.662 del 23 dicembre 1996, collegata alla legge finanziaria per il 1997, con la quale vengono introdotte consistenti novità nella disciplina dei tributi locali, si innesta in un quadro di crescente autonomia finanziaria e decisionale degli enti locali e di progressiva riduzione dei trasferimenti dallo Stato verso gli enti locali.

Se da un lato l’obiettivo della legge 662/96 era quello di semplificare e razionalizzare gli adempimenti dei contribuenti, di ridurre il costo del lavoro e il prelievo complessivo che grava sui redditi di lavoro autonomo e di impresa minore, dall’altro i decreti delegati hanno introdotto innovazioni che riguardano anche la disciplina delle imposte locali e che confermano la tendenza a rafforzare l’autonomia delle Regioni e dei Comuni.

Infatti, con l’introduzione della nuova imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) è stato attivato il processo di attribuzione di autonomia fiscale alle Regioni, mentre con la rimodulazione del prelievo a beneficio degli enti locali è stata incrementata l’autonomia fiscale dei Comuni.

Per quanto riguarda la nuova imposta IRAP, con la sua introduzione vengono abolite, tra le altre, alcuni tributi comunali, quali l’ICIAP e la tassa sulle concessioni comunali, mentre viene consentita la trasformazione della TOSAP e della tassa sulla pubblicità in canoni. La tendenza a favorire l’autonomia impositiva dei Comuni viene invece sottolineata dall’attribuzione agli stessi della imposta di registro sugli immobili e dalla assegnazione di un ampio margine di autonomia nell’applicazione dell’ICI e degli altri tributi locali.

Sono dunque abrogate dal primo gennaio 1998 le tasse sulle concessioni comunali e dal primo gennaio 1999 le tasse di occupazione di spazi ed aree pubbliche. L’imposta comunale sulla pubblicità potrà essere sostituita per regolamento, dal 1999, con un canone basato su una tariffa.

Una importante novità riguarda il potere del Comune di disciplinare con regolamento le proprie entrate, anche di natura tributaria, fatta eccezione per l’individuazione e la definizione delle fattispecie imponibili , dei soggetti passivi e dell’aliquota massima dei vari tributi. Con il regolamento dovranno essere anche stabilite le modalità da applicare per sbarrare la strada a comportamenti elusivi, semplificare la gestione dei tributi e per introdurre maggiori elementi di equità fiscale.

Altra novità è quella che attiene alla possibilità di introdurre un addizionale all’IRAP, successivamente alla emanazione della specifica legge regionale che dovrà essere adottata entro il 31 luglio 1999.

Infine, la legge finanziaria per il 1998 prevede la possibilità per i comuni di istituire una addizionale all’ IRPEF.

Nel bilancio previsionale del Comune di Firenze per il prossimo triennio è stato tenuto conto di tutte queste novità, compatibilmente con le difficoltà e i limiti che derivano dalla interpretazione del decreto di riforma tributaria pubblicato solo da pochi giorni e dalla mancanza di una normativa completa e definitiva capace di dare certezze agli enti locali sulla qualità e quantità delle entrate tributarie prevedibili.

La determinazione del quadro delle entrate prevedibili è in ogni caso il cardine sul quale si innesta il bilancio di previsione pluriennale e il punto di riferimento intorno al quale lavorare per definire il livello quantitativo e qualitativo dei servizi che potranno essere erogati nel corso del triennio.

Per finanziare i programmi di erogazione di servizi pubblici, per mantenere e migliorare il livello dei contributi sociali e assistenziali, per intervenire efficacemente sul tessuto economico, per realizzare il programma degli investimenti che ogni anno comporta che si reperiscano risorse correnti per restituire le quote di capitale e gli interessi, occorrono crescenti entrate.

La decisione dell’amministrazione per il 1998 in campo tributario, è quella di puntare sul recupero dell’evasione e dell’elusione mentre in campo tariffario si limita a rivedere il meccanismo di calcolo delle tariffe degli asili nido e della sicurezza sociale per ottenere una imposizione più equa in base al livello di ricchezza familiare e nel contempo realizzare alcuni benefici sul bilancio comunale.

Infatti, gli aumenti tributari riguarderanno esclusivamente l’aliquota ICI relativa ad una categoria residuale di immobili (diversi da quelli utilizzati dal proprietario come abitazione principale, da quelli locati con contratto registrato a soggetti residenti per l’uso come abitazione principale, da quelli utilizzati dal proprietario, come fondi per attività commerciali, e da quelli sfitti, che restano invariate rispetto al ’97), nonché il contributo per le fognature che aumenta di 50 lire.

Per quanto riguarda l’evasione e l’elusione fiscale, una ditta esterna è già stata incaricata di effettuare rilevazione e accertamenti volti a recuperare il gettito della TARSU. A questo proposito, nel 1998 si prevede di recuperare entrate per 26 miliardi, pari al 23% del gettito complessivo di questa imposta. Dal 1999 l’imposta sarà trasformata in tariffa e gli introiti relativi passeranno al Consorzio Quadrifoglio, è in ogni caso previsto un recupero di evasione relativo agli anni precedenti pari a 6 miliardi.

Anche per il recupero di evasione relativa all’ICI è previsto l’affidamento ad una ditta esterna attraverso l’espletamento di una procedura di evidenza pubblica. Per questa imposta è previsto un recupero di evasione nel 1998 di 13,5 miliardi, pari al 5% dell’entrata relativa. Un analogo recupero è previsto in ciascuno dei due anni successivi.

Anche per l’ICIAP, abolita con l’introduzione dell’IRAP, è previsto un recupero di evasione per 4.5 miliardi nel 1998 e di 3.5 miliardi nel 1999.

Consistente è anche il reperimento di entrate in ambiti di prelievo meno tradizionali, tra cui quelli recentemente istituiti allo scopo di incentivare determinati investimenti a favore del territorio e dell’ambiente. Ricordiamo in particolare l’introduzione dell’indennità risarcitoria dei danni ambientali conseguenti agli abusi edilizi condonati; l’intensificazione delle concessioni del suolo da adibire a zone di parcheggio; lo smaltimento delle vecchie pratiche di richiesta di condono; il miglior utilizzo del patrimonio comunale.  
 

RIEPILOGO ENTRATE (in migliaia di lire)
consuntivo 1996
previsione assestata '97
% variaz 98/97
previsione 
1998
% su previsioni 1998
Tit. 1 Tributarie
384.079.185
405.366.990
12,93
457.774.286
19,80
Tit. 2 Contrib. e trasf. correnti
304.019.989
309.501.740
-7,55
286.132.544
12,37
Tit. 3 Extratributarie
221.450.031
204.552.863
5,83
216.487.311
9,36
Tit. 4 Trasf. capitali e risc.cred
61.838.163
265.506.585
170,73
718.810.541
31,09
Tit. 5 Accensione prestiti
79.613.947
613.524.527
-23,04
472.140.692
20,42
Tit. 6 Partite di giro
128.804.657
182.351.000
-11,71
161.001.000
6,96
Totale
1.179.805.972
1.980.803.705
16,74
2.312.346.374
100,00
 
Il forte aumento dell’entrata prevista per il 1998 rispetto a quella del 1997, interessa in gran misura le risorse in conto capitale ed in particolare i trasferimenti di cui il Comune di Firenze conta di beneficiare, per lo più dal bilancio statale, a fronte di investimenti che riguardano la realizzazione della tramvia, interventi di riqualificazione urbana e di recupero urbano, ed opere varie progettate per rendere la città adeguata ad accogliere il Giubileo del 2000.

Nella parte della relazione che analizza le fonti finanziarie degli investimenti viene fornita dettagliata illustrazione delle entrate iscritte in bilancio a tale titolo e che, si ricorda, sono vincolate nella destinazione e danno luogo ad equilibri parziali del bilancio, in quanto la spesa corrispondente non è autorizzata qualora lo specifico finanziamento non sia stato realizzato.
 

RIEPILOGO ENTRATE CORRENTI (in migliaia di lire)
consuntivo 1996
previsione assestata '97
% variaz 98/97
previsione 1998
% su previsioni 1998
Tit. 1 Tributarie
384.079.185
405.366.990
12,93
457.774.286
47,66
Tit. 2 Contrib. E trasf. Correnti
304.019.989
309.501.741
-7,55
286.132.544
29,80
Tit. 3 Extratributarie
221.450.031
204.552.863
5,83
216.487.311
22,54
Totale
909.549.205
919.362.856
4,46
960.394.141
100,00
 
 
Il consistente aumento dell’entrata corrente (+ L. 40.973.000.000) incentrato innanzitutto sull’entrata tributaria (+ L. 52.400.000.000) e in misura minore in quella extratributaria (+ L. 11.900.000.000), in parte è utilizzato per compensare la flessione delle entrate da trasferimenti (- L. 23.370.000.000), confermando la tendenza, avviata dalla metà degli anni ’80 e sviluppatasi soprattutto a partire dal 1993, delle autonomie fiscali degli enti locali, che sempre più devono far fronte ai bisogni della propria comunità, attraverso il prelevamento di entrate proprie dai medesimi cittadini fruitori dei servizi a domanda generalizzata o individuale, anziché attraverso la compartecipazione al prelievo statale.

 

ANALISI ENTRATE TRIBUTARIE (in migliaia di lire)
consuntivo 1996
previsione assestata '97
% variaz 98/97
previsione 1998
% su previsioni 1998
cat .1 Imposte
257.508.854
271.850.000
1,40
275.650.000
60,22
cat. 2 Tasse
103.695.875
104.619.990
17,83
123.276.000
26,93
cat. 3 Tributi speciali
22.874.456
28.897.000
10,30
58.848,286
12,85
Totale Titolo I°
384.079.185
405.366.990
12,93
457.774.286
100,00
 

Il gettito delle Entrate Tributarie previsto per l’esercizio 1998 ammonta a complessive L. 457.774.000.000, con un aumento di L. 52.407.000.000 (+ 12,93%) rispetto alle previsioni definitive dell’esercizio precedente.

In particolare, le previsioni di Entrata relative alle Imposte registrano complessivamente rispetto al 97 un aumento di £. 3.800.000.000, corrispondente all’1,4%, e risultante principalmente dalla somma algebrica delle maggiori entrate conseguenti alle azioni di accertamento tributario che si prevedono di realizzare nel corso dell’esercizio e della minore previsione di entrata relativa all’I.CI.A.P. a seguito della sotituzione della stessa con la nuova I.R.A.P.

Per quanto concerne le maggiori previsioni di entrata, si rileva anzitutto un incremento di £. 19.750.000.000 nel gettito dell’ I.C.I. (Imposta Comunale sugli Immobili) derivante per L. 14.000.000.000 dall’attività di accertamento che sarà svolta nel corso dell’esercizio mediante affidamento di incarico a terzi, e della conseguente azione di recupero dell’evasione e sanzioni connesse, e per L. 5.750.000.000 dalla manovra di modifica delle aliquote.

A questo proposito rimane confermata al 5,7%° l’aliquota relativa alle unità immobiliari adibite ad abitazione principale (prima casa) , come pure è prevista al 5,7%° l’aliquota relativa alle abitazioni che costituiscono l’unica proprietà posseduta sul territorio nazionale, se locate con contratto registrato ad un soggetto residente nel comune, ed utilizzate come abitazione principale.

Rimangono inoltre invariate le aliquote relative agli immobili utilizzati dai proprietari come fondi per attività commerciali ed artigianali o autorimesse pubbliche (6,5%°) ed alle abitazioni sfitte (7%°).

Aumementa invece dal 6,5%° al 6,8%° l’aliquota relativa alla categoria residuale delle altre unità immobiliari diverse da quelle sopracitate.

Per quanto concerne l’ I.C.I.A.P. (imposta comunale su Imprese, Arti e Professioni), abbiamo già accennato come a decorrere dal ’98 l’imposta verrà sostituita, insieme alla tassa sulle concessioni comunali, dalla nuova I.R.A.P. (Imposta regionale sulle attività produttive), attraverso l’erogazione, a titolo di compartecipazione, di una quota del gettito della nuova imposta da parte della Regione Toscana, determinata in corrispondenza delle somme riscosse nel 1996 per l’I.C.I.A.P. e per le tasse di concessioni comunali, come stabilito dalla normativa vigente (art. 27 D.Lgs n. 446/97).

L’introduzione dell’ I.R.A.P. prevista nella categoria dei "Tributi speciali" per L. 26.976.000.000, comporta una flessione rispetto all’ I.C.I.A.P. complessivamente accertata nel 1997 di £. 3.424.000.000, tuttavia compensaate dalla previsione di uno stralcio di £. 4.500.000.000 di I.C.I.A.P. arretrata, che si prevede di realizzare a seguito dell’attività di recupero dell’evasione parziale e totale per gli anni di vigenza dell’imposta.

Rispetto al 1997 aumenta poi, per L. 2.150.000.000 l’entrata prevista per l’Imposta sulla pubblicità (e nella categoria tributi speciali anche il Diritto sulle pubbliche affissioni, per L. 875.000.000), a seguito dell’adeguamento delle tariffe secondo le disposizioni di legge, e del recupero dell’evasione in collaborazione con il Nucleo della Polizia Municipale e sulla base dei dati emersi dal "Progetto Tributi 1996). Aumenta, infine, per L. 1.700.000.000 la previsione dell’I.N.V.I.M. (Imposta comunale sull’incremento di valore degli immobili) conseguenza di una ripresa dell’attività di liquidazione della stessa da parte dell’Ufficio del Registro.

Per quanto concerne la categoria delle tasse, si rileva rispetto al ’97 un incremento complessivo delle previsioni il gettito complessivo di L. 18.656.000.000 (17,83%). Aumenta infatti il gettito della T.A.R.S.U. (tassa sui rifiuti solidi urbani) che passa da L. 82.370.000.000 a L. 109.126.000.000 (+ 32,49%), sia pur confermando le tariffe vigenti, grazie all’attività che si prevede di realizzare nel corso del ’98 di recupero dell’evasione parziale e totale. Sarà infatti interamente realizzato il progetto, già in corso per il quartiere del Centro Storico, di rilevazione della superficie degli immobili. Le previsioni sono state formulate sulla base dell’extrapolazione degli accertamenti già effettuati nelle zone della città su cui la rilevazione è avviata.

Diminuisce invece di L. 2.000.000.000 l’entrata complessiva della T.O.S.A.P. (Tassa sull’occupazione di spazi ed aree pubbliche) a seguito del previsto aumento per L. 1.000.000.000 della T.O.S.A.P. permanente e della diminuzione per L. 3.000.000.000 della T.O.S.A.P. temporanea.

Come già accennato, scompare il gettito della tassa sulle concessioni comunali, prevista nel ’97 per L. 6.100.000.000, in quanto sostituito dalla nuova I.R.A.P..

Infine nell’ambito dei tributi speciali, oltre all’introduzione, come già detto, della compartecipazione all’ I.R.A.P., va rilevato l’aumento rispetto al 1997 dei proventi per i diritti ed i canoni per la raccolta e depurazione delle acque di rifiuto passano da una previsione di entrata per il 1997 di L. 27.497.000.000 ad una di L. 29.597.000.000 per il 1998, con un incremento di L. 2.100.000.000 (+ 7,63%), dovuto ad un leggero ritocco del canone di fognatura per le utenze civili, che passa da L. 120 a L. 170, in conformità alla normativa vigente.

 
ANALISI ENTRATE DA TRASFERIMENTI CORRENTI (in migliaia di lire)
consuntivo 1996
previsione assestata '97
% variaz 98/97
previsione 1998
% su previsioni 1998
cat. 1 Trasf. correnti Stato
294.173.707
296.527.048
-7,61
273.375.668
95,54
cat. 2 Trasf. correnti regioni
8.262.093
8.796.536
1,19
8.901.696
3,11
cat. 3 Contrib. Regione funz.del
125.987
126.300
0,79
127.300
0,04
cat. 4 Contrib. comun. e intern.
199.426
381.000
-21,00
301.000
0,10
cat. 5 Contrib. altri Enti pubbl.
1.258.776
3.670.857
-6,64
3.426.880
1,20
Totale Titolo II°
304.019.989
309.501.741
-7,55
286.132.544
100,00
 

Le entrate relative ai trasferimenti correnti dello Stato per l’esercizio 1998 previste sulla base di quanto comunicato dal Ministero dell’Interno, presentano una contrazione rispetto al 1997 di complessive lire 23.151.000.000, pari al 7,80%.

In particolare, si evidenzia una flessione del contributo ordinario dello Stato di £. 5.5.85.000.000, corrispondenti al 3,34%, in conseguenza dell’azione perequativa in atto nei trasferimenti statali agli enti locali che ogni anno tende a penalizzare i comuni considerati "sopra la media", quali quello di Firenze.

Restano invece invariati gli altri gli altri trasferimenti statali, ad eccezione del contributo statale per lo sviluppo degli investimenti, che nel 1998 diminuisce rispetto al 1997 di £. 12.352.000.000 a seguito della avvenuta estinzione di mutui che erano in ammortamento nel 1997.

Infine nel 1998 non potrà ripetersi il contributo di £. 5.193.000.000 erogato dallo Stato a copertura del mutuo contratto per i mondiali di calcio del ’90, relativamente ad anni arretrati (1991-1995), e che è stato concesso per la prima volta proprio nel 1997, unitamente agli importi degli anni pregressi.

Di scarso rilievo sono le variazioni intervenute nei trasferimenti da altri enti, se non per la constatazione della troppo lieve incidenza di fondi erogati dalla Regione o dalla Provincia rispetto agli impegni che il Comune di Firenze si assume nel campo sociale ed educativo nei confronti non della sola città, bensì dell’intero comprensorio. Tale impegno giustificherebbe un intervento assai più significativo della Regione o degli altri Enti Locali a favore del Comune capoluogo, centro dell’area metropolitana.

 

ANALISI ENTRATE EXTRATRIBUTARIE (in migliaia di lire)
consuntivo 1996
previsione assestata '97
% variaz 98/97
previsione 1998
% su previsioni 1998
cat. 1 Proventi servizi pubbl.
119.955.485
138.941.529
4,31
144.934.531
66,95
cat. 2 Proventi dei beni Ente
18.403.721
32.067.300
8,19
34.964.100
16,02
cat. 3 Interessi su antic.e cred.
21.986.523
12.117.283
-35,67
7.795.000
3,6
cat. 4 Utili netti Aziende spec.
1.663.616
2.100.000
28,57
2.700.000
1,25
cat. 5 Proventi diversi
59.440.686
19.326.751
37,96
26.363.680
12,18
Totale Titolo III°
221.450.031
204.552.863
5,83
216.487.311
100,00
 
 
L’entrata propria del Comune di natura extratributaria è prevista con un aumento di L. 11.934.000.000, corrispondenti a circa il 5,83% rispetto all’anno precedente, a sottolineare l’impegno che il Comune intende riversare sul versante dell’entrata. Ciò, tuttavia, senza costituire un onere aggiuntivo sui cittadini che già pagano i servizi ricevuti tramite i corrispettivi delle utenze o tramite il prelievo fiscale.

Le maggiori entrate si concentrano, infatti, sulle seguenti principali fonti:

  1. Proventi dei servizi (+ L. 7.388.000.000, pari al 5,32%)
  1. Proventi dei beni (+ L. 2.867.000.000, pari all’ 8,9%)
A fronte delle maggiori entrate sopra illustrate, si prevedono flessioni significative nelle seguenti voci:


DESTINAZIONE INDENNITA’ RISARCITORIA DI CUI AL DECRETO MINISTERO PER I BENI CULTURALI ED AMBIENTALI
DEL 26/9/97 ( G.U. n. 232 del 4/10/97)
 
Ai sensi dell’art. 5 del suddetto Decreto le entrate derivanti dall’applicazione dell’indennità risarcitoria per le opere abusive nelle aree sottoposte a vincolo previste per l’esercizio 1998, per complessive £. 8.000.000.000 = devono essere utilizzate per finalità di salvaguardia e recupero ambientale del territorio.
In ottemperanza a tale disposizione questo Ente ha provveduto a destinare tali somme nella parte corrente della spesa di sviluppo per le seguenti iniziative ed interventi:

 

  per £.
2.400.000.000
per il finanziamento dei maggiori oneri aziendali che deriveranno all’ATAF dall’esercizio di nuove reti di minibus elettrici
  per £.
1.200.000.000
per il finanziamento dei costi di gestione che saranno sostenuti dalla DEGREMONT ITALIA S.p.A. per l’impianto di selezione e compostaggio R.S.U. e fanghi in località "Case Passerini"
  per £.
3.500.000.000
per il finanziamento degli incarichi professionali e le altre prestazioni di servizi che si renderanno necessarie per completare la realizzazione del Piano Regolatore Generale di questo Ente
  per £.
500.000.000
per acquisti di attrezzature ed altri beni durevoli per la manutenzione straordinaria delle aree verdi a cura del Decentramento
  per £.
300.000.000
per acquisti di attrezzature ed altri beni durevoli per la manutenzione straordinaria delle aree verdi a cura del Servizio gestione Verde Pubblico
  per £.
600.500.000
per iniziative ed interventi nel campo ecologico, conferimento di studi ed incarichi per limitare l’inquinamento atmosferico e contributo per la pulizia dei fossi affluenti dell’Arno.
   
---------------------------
 
   
8.500.500.000
TOTALE
 


 
DESTINAZIONE PROVENTI SANZIONI AMMINISTRATIVE
PECUNIARIE PER VIOLAZIONI AL CODICE DELLA STRADA
(art. 208 Nuovo Codice della Strada, D.Lgs. 30.4.92 n. 285)

Ai sensi del comma 4 del suddetto articolo, i proventi spettanti agli Enti Locali (Regioni, Province, Comuni) sono devoluti alle finalità di cui al comma 2 (studi, ricerca e propaganda ai fini della sicurezza stradale, educazione stradale, assistenza e previdenza del personale della Polizia di Stato, ecc.), nonché al miglioramento della circolazione sulle strade, al potenziamento e miglioramento della segnaletica stradale, alla redazione dei piani urbani del traffico e della fornitura dei mezzi tecnici necessari per i servizi di polizia stradale.

Ai sensi di tale disposizione questo Ente ha provveduto a desinare i suddetti proventi, previsti per l’esercizio 1998 in £. 30.000.000.000, alle seguenti iniziative ed interventi:

 

per £.
32.021.000000
Spese per il personale addetto alla Polizia Municipale
Per £.
709.945.000
Acquisto beni di consumo per Polizia Municipale
Per £.
652.000.000
Prestazioni di servizi per Polizia Municipale
Per £.
200.000.000
Fondo assistenza e previdenza Corpo Polizia Municipale
Per £.
52.364.000
Interessi passivi su mutui per la Polizia Municipale
Per £.
100.000.000
Acquisto di beni mobili ed attrezzature per la Polizia Municipale
Per £.
36.426.000
Acquisto beni per Servizio Traffico
Per £.
3.500.000.000
Prestazioni di servizi per Servizio Traffico
Per £.
1.800.000.000
Spese per manutenzione e sistemazione stradale
TOTALE
39.071.735.000
 
 
 

 
DESTINAZIONE DEI PROVENTI DELLA CONCESSIONE PARCHEGGI
art. 7, c. 7, del NUOVO CODICE DELLA STRADA (D.Lgs. 30/4/92 n. 285)

I proventi dei parcheggi a pagamento, in quanto spettanti agli Enti proprietari della strada, sono destinati alla installazione, costruzione e gestione di parcheggi in superficie, sopraelevati o sotterranei, al loro miglioramento e le somme eventualmente eccedenti ad interventi per migliorare la mobilità urbana.

In ottemperanza a tale norma, i suddetti proventi, previsti per l’esercizio ‘98 in £. 2.500.000.000.= sono stati destinati a finanziamento parziale delle spese come di seguito elencate:
 

per £.
1.435.000.000
Maggiori spese per Servizio Traffico
per £.
175.000.000
Maggiori interessi passivi su mutui per la realizzazione di parcheggi o altri interventi per la mobilità
per £.
20.000.000
Acquisto di beni per Piano Urbano Traffico
per £.
310.000.000
Prestazione di servizi per Piano Urbano Traffico
per £.
300.000.000
Società dei servizi alla strada
per £.
400.000.000
Contributi a privati per mezzi non inquinanti
 
--------------------
 
 
2.640.000.000
TOTALE
 


 
Utilizzo delle fonti di entrata relative al servizio depurazione e fognature
 

Le entrate relative al canone idrico sul servizio di fognature e depurazione applicato sull’acqua scaricata, sono destinate per legge alla realizzazione e gestione delle opere e impianti centralizzati di depurazione (art. 14 legge 5.1.1994 n. 36).

Esse, unitamente alle altre entrate del servizio, corrispondono ai seguenti utilizzi nel servizio stesso:
 

ENTRATE
SPESE
Canone idrico
29.057.000.000
Fognature  
Altre entrate proprie servizio depurazione e fognature
1.583.300.000
Costi dal conto economico

Quote capitale mutui

 

Depurazione

9.435.067.589
3.307.540.677
    Costi dal conto economico

Quote capitale mutui

 

10.629.219.167
6.009.294.961
    Investimenti  
    Acquisto beni durevoli fognature

Acquisto beni durevoli depurazione

 

500.000.000
 
650.000.000
Totale Entrate 30.585.300.000
Totale spese 30.589.122.394
 
 

 
LE RISORSE PER GLI INVESTIMENTI

Nella costruzione del bilancio del triennio, conformemente agli orientamenti del d.lgs. n. 77/95, sono stati considerati investimenti quelle spese occorrenti per l'acquisizione o la realizzazione, in via diretta a cura dell'ente o indiretta a mezzo trasferimenti di capitali ad altri soggetti, di tutti i beni materiali o immateriali che ripartiscono la loro utilità in più anni e dei servizi il cui utilizzo non si esaurisce nell'esercizio. Pertanto, accanto all'acquisizione di immobili, ai lavori per la realizzazione di opere pubbliche e per la loro manutenzione straordinaria (investimenti classificati nel bilancio tutti come "acquisizioni di beni immobili" e programmati nel triennio in £ 1.838.749.014.916 ), oltre agli espropri (£ 104.130.248.000), ai trasferimenti di capitali ad aziende e privati (£ 15.380.000.000), ed alle partecipazioni azionarie in società comunali (£ 7.383.000.000), troviamo anche gli incarichi professionali necessari alla realizzazione delle opere (£ 52.289.910.798) e gli acquisti di beni mobili durevoli (£ 33.687.556.893) che, in base al regolamento di contabilità dell'ente, sono inventariati e pertanto soggetti ad ammortamento, il cui onere soltanto costituisce costo dell'esercizio. La distribuzione della spesa d'investimento è illustrata nelle tabelle 2, 3, 4 nelle quali i vari tipi di costo sono classificati a seconda della natura economica, della funzione e del programma.

Per attuare il piano, il cui importo presunto ammonta complessivamente a £ 2.051.619.730.607 nel triennio, di cui £ 1.037.730.508.168 nel 1998, £ 743.429.142.439 nel 1999 e £ 270.460.080.000 nel 2000, e che costituisce un programma certamente assai impegnativo per l'amministrazione comunale, è stato previsto il ricorso a tutta la gamma di risorse che il già citato decreto n. 77 consente di utilizzare per attivare la spesa d'investimento da parte degli enti locali: dall'avanzo di bilancio (differenza fra entrate e spese correnti), alle entrate correnti specificamente destinate per legge (quali i diritti per la depurazione e fognatura), dalle entrate per alienazioni di beni immobili e di beni mobili durevoli, ai proventi a copertura di oneri di urbanizzazione e per oblazioni relative al condono edilizio, dai trasferimenti in conto capitale dello Stato e della Regione, ai nuovi mutui da stipulare ed infine all'emissione di prestiti obbligazionari. E’ stata altresì prevista l’utilizzazione di quei residui di mutui non più destinabili agli investimenti originari (contrassegnati come "economie degli anni precedenti"), per i quali dovrà essere chiesto all'istituto mutuante la devoluzione o l'autorizzazione al mutamento della destinazione; come anche l’impiego delle somme che saranno poste a carico di altri comuni o soggetti pubblici, per conto dei quali è programmato che l'amministrazione fiorentina reperisca i finanziamenti di opere comuni, assumendosi il ruolo di capofila nella sua qualità di città capoluogo provinciale e regionale. La struttura dei finanziamenti del piano triennale d'investimento è illustrata nella tabella n. 1 .

L'una o l'altra forma di finanziamento è stata scelta a seconda della natura dell'investimento, in modo che la struttura dei finanziamenti risulti per l’Ente più conveniente sia in termini economici che sotto l’aspetto dei tempi di realizzazione. E' noto infatti che costituiscono spesso un freno o quantomeno un rallentamento all'attuazione di un piano d'investimento sia il costo della liquidità e quindi la sua incidenza sul bilancio corrente dell'ente, che il tempo necessario a poterne disporre rispetto al momento dell'approvazione del progetto d'investimento. Pertanto è stata preoccupazione della Giunta proporre, per ogni tipo di spesa, quell'entrata che, in relazione ai costi della sua provvista, sia acquisibile con la massima tempestività rispetto al momento in cui il progetto diventi definitivo e pertanto cantierabile.

La principale fonte di finanziamento nel triennio è quella tradizionale dell'indebitamento. Questo comporterà oneri sul bilancio comunale. Il complesso dell’indebitamento è previsto in £ 799.137.969.734, di cui £ 287.828.003.244 nel 1998, £ 277.499.886.490 nel 1999 e £ 233.810.080.000 nel 2000. Una parte di tale importo, pari a £ 96.430.815.460, si prevede che venga reperita a mezzo emissione di un prestito obbligazionario, che dovrebbe essere sottoscritto da intermediari istituzionali nell'anno 1998, con emissione in parte nel 1998 (£ 57.030.815.460) e in parte nel 1999 (£ 39.400.000.000) e con decorrenza del pagamento degli interessi e della restituzione del relativo capitale a partire dal 1999. Non essendo oggi in grado di valutare il tasso a cui il prestito sarà collocato (parte sul mercato italiano, parte su quello estero), abbiamo stanziato nel bilancio pluriennale l'onere necessario a coprire il costo massimo corrispondente all'interesse passivo del 6,5%, che corrisponde a quanto viene richiesto attualmente dalla Cassa DD.PP..

Il finanziamento della rimanente quota di indebitamento (programmata in £ 702.707.154.274 nel triennio), sarà reperito con la contrazione di mutui concedibili dalla Cassa DD.PP. e da altri Istituti Finanziari. A seconda dell’entità dei finanziamenti che via via sarà necessario acquisire saranno utilizzate tecniche diverse che vanno dalla trattativa privata (per finanziamenti di opere particolarmente urgenti il cui importo sia al di sotto della soglia europea), alla licitazione privata (mettendo in gara Istituti di Credito a livello europeo), alla richiesta diretta alla Cassa DD.PP. o al Credito Sportivo.

La scelta sarà dettata dalla convenienza sia per quanto riguarda il tasso che sarà possibile ottenere, sia sotto l’aspetto della rapidità di concessione del finanziamento. In ogni caso le previsioni relative alle rate di ammortamento sono state effettuate sulla base del tasso presunto del 6,5 % e su una durata dell’ammortamento di 10 o 15 anni, a seconda della natura dell'opera da finanziare e del suo importo, come esplicitato nella tabella 5.

Il calcolo dell'onere dell'ammortamento dei mutui che si presume contrarre nel triennio, quale è esposto dalla precedente tabella, corrisponde agli stanziamenti per rimborso della quota capitale e per pagamento degli interessi iscritti nel bilancio di ciascun esercizio del triennio, che nel complesso dimostra il previsto raggiungimento dell'equilibrio complessivo di ciascun bilancio annuale. Naturalmente, tale previsione è stata calcolata anche nel rispetto dell'art. 46, c.1 del d.lgs. n. 77, che limita la capacità d'indebitamento dell'ente locale al verificarsi della condizione che "l'importo annuale degli interessi sommato a quello dei mutui precedentemente contratti ed a quello derivante da garanzie prestate ai sensi dell'art. 49, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, non superi il 25 per cento delle entrate relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene deliberata l'assunzione dei mutui". La dimostrazione del verificarsi della condizione di legge è offerta dal prospetto di cui alla tabella n.6.

Altra risorsa di grande rilievo economico, per la sua considerevole entità , ma che non comporta oneri sul bilancio dell'ente per la gratuità della rata di ammortamento, è costituita dai mutui da stipulare con ammortamento a carico di altri soggetti, ripartiti nel triennio come segue:

Rilevante è anche la quota di finanziamenti richiesta al Ministero dei LL.PP.sui fondi della legge 270/97 per il Giubileo del 2000 (£ 243.281.437.301) per la realizzazione delle opere analiticamente elencate nella tavola n. 8.

Risorsa analoga alla precedente per l'assenza di oneri finanziari sul bilancio dell'ente, senza tuttavia assumere la forma dell'indebitamento, è costituita dai trasferimenti di fondi dai bilanci di altri soggetti, così previsti nel triennio:

Di notevole rilievo è, nel complesso del piano d'investimenti, anche il finanziamento attraverso le entrate proprie provenienti dalle concessioni edilizie, delle quali nel triennio si prevede di destinare a spese d'investimento complessivamente £ 38.850.000.000, di cui £ 19.550.000.000 relative agli oneri di urbanizzazione, ai costi di costruzione e relative sanzioni previste dalla legge; £ 19.300.000.000 ai proventi del condono di cui alle leggi n° 47 del 1985 e n° 724 del 1994.
Come è noto le entrate derivanti da oneri concessori (urbanizzazioni, costruzioni e sanzioni) sono da utilizzarsi, in ordine alle norme statali (art. 12 legge 28.1.1996 n. 10, art. 16 bis della legge 9.8.1986 n. 488) e regionali (legge Regione Toscana 30.6.1984 n. 41 e legge Regione Toscana 9.9.1991 n. 47) per opere di urbanizzazione primaria e secondaria nell'ambito del territorio comunale, per il risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici, per l'acquisizione di aree da espropriare per la realizzazione dei P.P.A. ed in parte minore anche per spese di manutenzione del patrimonio comunale (in via generale nel limite massimo del 30%, in via derogatoria, per il 1998, anche per l’intero importo). In parte minore, tali entrate, possono essere destinate anche ad interventi per il culto e per i centri civici e sociali (in ordine alla legge regionale n. 41/84). Infine, il 10% degli incassi totali relativi a tutte le voci, è da utilizzarsi per opere di eliminazione delle barriere architettoniche (legge Regione Toscana n. 47/91).

I proventi del condono sono invece utilizzabili prioritariamente per far fronte ai costi di istruttoria delle domande di concessione in sanatoria (art. 2, c. 48 l. 662/96), oltre che per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, per le demolizioni di costruzioni abusive, per risanamenti ambientali ecc.

Vi è poi il ricavato delle alienazioni dei beni comunali e delle cessioni di aree urbanizzate. Una parte di queste entrate è destinata per legge al reinvestimento in edilizia residenziale (alienazioni vincolate), un’altra a spese in conto capitale ed infine, eccezionalmente, per ristabilire equilibri di bilancio alterati dalla presenza di debiti fuori bilancio o disavanzi di amministrazione (art. 36 del d.lgs. n.77).

Per quanto riguarda le alienazioni di beni comunali, il Comune di Firenze ha stimato di ricavare nel triennio £30.000.000.000 (ripartite in £10.000.000.000 per ciascuno degli anni compresi nel piano) provenienti dal programma di cessioni che l'Amministrazione intende effettuare ai sensi della legge 24.12.1993 n. 560, secondo la quale le entrate relative devono essere impiegate in programmi di recupero e sviluppo edilizio - residenziale pubblico ai sensi del c. 5 art. unico della legge stessa e £ 29.318.000.000 nel triennio (ripartite in £12.731.000.000 nel 1998, £9.587.000.000 nel 1999 e £7.000.000.000 nel 2000) dalla vendita di beni immobili patrimoniali disponibili a carattere non abitativo e liberi da vincoli di legge, oltre che, in parte non rilevante, da beni mobili durevoli. Per quanto riguarda, invece, le cessioni di aree, nel 1998 si prevede di incassare dalle cooperative edilizie in ordine all'art. 35 della legge 22.10.1971 n. 865 ed all'art. 14 della legge 26.4.1983 n. 131 un importo di £ 6.800.000.000, da reinvestire in conformità alla normativa nell'attuazione dei PEEP e dei PIP medesimi.

Infine, la fonte più innovativa per la copertura della spesa occorrente agli investimenti pubblici è quella costituita dall'autofinanziamento, ed in particolare dagli avanzi di bilancio che derivano da eccedenze di entrate rispetto alle spese correnti dell'esercizio stesso in cui essi vengono iscritti o da entrate correnti specificamente destinate. Con l’avanzo di bilancio sono stati previsti investimenti nel triennio per £ 34.420.000.000 (di cui £ 12.420.000.000 nel 1998, £ 12.000.000.000 nel 1999 e £ 10.000.000.000 nel 2000) per interventi relativi agli immobili (£ 3.423.200.000), all'acquisto di beni durevoli (£ 14.186.800.000)), alle spese di progettazione di opere pubbliche non finanziabili con mutuo (£ 9.740.000.000), ai trasferimenti in conto capitale (£ 7.070.000.000); ciò in considerazione sia della tipologia di spesa, sia dei tempi rapidi con cui la disponibilità finanziaria si prevede possa rendersi necessaria. (vedasi seguenti tabelle n. 7).

Le entrate correnti destinate ad investimenti si limitano all’utilizzo di una quota parte del canone per la depurazione e la fognatura, che non è utilizzata per spese correnti inerenti a servizi a cui il canone è destinato ( £ 1.150.000.000 nel 1998, £ 1.500.000.000 nel 1999 e £ 1.500.000.000 nel 2000).

 



 

A conclusione è bene rilevare come l’attivazione di tutte le fonti di finanziamento sopra elencate, e soprattutto qualora siano onerose per l’Amministrazione, è opportuno che sia subordinata al preliminare utilizzo dell’indebitamento "residuo", cioé di tutte quelle economie sui mutui che per lo più provengono da ribassi d’asta o da altre economie sui lavori. Infatti, in questi casi, l’onere dell’ammortamento grava già sui bilanci comunali.

A tale scopo sono stati evidenziati nel piano triennale £ 26.813.214.782 di opere da finanziare con residui utilizzabili per destinazioni diverse da quelle originarie. Tuttavia, a tale importo saranno da aggiungere le ulteriori economie che si produrranno nel corso dell’anno e che saranno destinate ai lavori di maggiore urgenza, affinchè si assicuri in ogni momento il più economico e rapido finanziamento degli investimenti.

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Marzo 1998